Quel maledetto 14º tiro. Fino a quel momento Agata Alina Riccardi era saldamente sul podio, con vista sull’argento e oltre 2 punti di vantaggio sul quarto posto. E invece l’8.2 della tiratrice sammarinese cambia tutti gli scenari: Vanoni si avvicina, le altre scappano e Riccardi si deve accontentare di una medaglia di legno che brucia e lascia più di un rammarico. Perché nelle qualificazioni era arrivato il secondo punteggio più alto con 619.9 ma nella finale della carabina ad aria compressa 10m è cambiato tutto. Si riparte da 0 in una vera e propria roulette russa: primi 10 colpi per tutte e 8 le finaliste e poi eliminazioni ogni 2. È lì che ci vuole sangue freddo, capacità nel mantenere la concentrazione e saper gestire l’inevitabile pressione. Agata Riccardi lo ha fatto bene, fino a quel maledetto 14º tiro. Festeggia il Liechtenstein con l’oro di Mautz e il bronzo di Vanoni, Cipro è argento con Constantinou.
Nel servizio l’intervista di Agata Alina Riccardi, 4ª class. Carabina 10m