Dal fango emerge lo svizzero Lars Forster capace di completare una gara epica, per le condizioni in cui è stata corsa in 1h20m51s. 5 giri esagerati dove cuore polmoni e gambe sono stati messi a durissima prova. Il Campione d'Europa in carica, ha fatto la differenza negli ultimi 2 giri. Nei precedenti 3 è rimasto a ruota del Campione Olimpico Nino Schurter. Il 33enne ha fatto l'andatura per più di un terzo di gara ma poi ha ceduto alla distanza. Straordinario, immenso, caparbio, il 24enne italiano Nadir Colledani. In mezzo, alle due maglie di Campione d'Europa e Campione Olimpico c'è proprio lui che ottiene un secondo posto storico.
Una gara complessa, difficile, dove alla prima discesa, ancora in gruppo, c'è stato uno strike tra corridori che si sono aggrovigliati scivolando nel super fango che si è creato sul circuito di Montecchio, dopo l'abbondantissima pioggia che avrebbe messo in ginocchio tutti, ma non un organizzazione come quella mostrata dalla Federciclismo sammarinese. Complimenti sono arrivati a tutte le latitudini poi per i miracoli ci si attrezzerà. La pioggia era abbondantemente prevista e l'organizzazione guidata dal Vice Presidente della Federciclismo Alessandro Stacchini ha saputo arginare tutte le problematiche che si sono concatenate con acqua scosciante e freddo.
Tornando alla gara podio con la sorpresa Colledani, solo quarto l'altro favorito Gerhard Kershbaumer. Le donne categoria Elite. Davanti a tutte Eva Lechner la quale ha chiuso i 4 giri previsti per le Lady in 1h20m27s. Gara molto combattuta con la Lechner di rincorsa su Martina Berta per lunghi tratti in testa alla gara. 8 i secondi di ritardo della Berta. Podio completato dalla Russa Vera Medvedeva, terza in 1h20.44. Distacchi minimi tra le prime 3 capaci di staccare di quasi 2 minuti la Giorgia Marchet quarta. Sono state due gare di altissima intensità con atleti arrivati al traguardo in stile “rambo”, ma chi corre in Mountain Bike sa benissimo che le condizioni migliori sono proprio quelle più estreme.