In data 21 luglio il Comitato Esecutivo ha incontrato i 6 medici ospedalieri rappresentanti dei colleghi firmatari della lettera indirizzata agli Organi politici, al Comitato Esecutivo, al Dipartimento Ospedaliero e, per conoscenza, ai Sindacati
All’inizio gli stessi hanno evidenziato come, una lettera simile, sia stata presentata anche nel giugno 2014, non indirizzata al Comitato Esecutivo, ma solo agli organi politico istituzionali.
Dal momento che da allora questa nota non aveva avuto risposta, si sono sentiti di riscriverla includendo questa volta in indirizzo anche il Comitato Esecutivo, che li ha prontamente convocati.
L’incontro ha avuto la durata di un’ora e mezzo circa e si è svolto in un clima di ascolto e dialettica molto positivo e costruttivo, espressione di una interdipendenza professionale reciproca.
Il Direttore Generale ha analizzato la nota in tutti i suoi punti attraverso uno schema scritto che ha costituito il filo conduttore ordinato e preciso punto per punto dell’incontro stesso.
Si è convenuto che, forse, i toni evocati da alcune parole chiave contenuti nella nota quali “tracollo” e “condizioni di lavoro indecoroso” sono stati dettati dall’enfasi legata, fondamentalmente, al tema del precariato che sembra essere il principale motivo di ricerca di interlocuzione non tanto tecnica, quanto, piuttosto, politica.
I medici precari infatti sono spesso i medici che appaiono meno ma che svolgono in realtà il nascosto e prezioso lavoro della conduzione e gestione giornaliera dei reparti, servizi e ambulatori.
Il Direttore Generale ha fatto un’analisi della situazione del personale sanitario medico a San Marino lucida, chiara e assolutamente in linea con la necessità, dai medici a gran voce richiamata, di autonomia dell’ISS dalla PA e dalla politica.
Obiettivo strategico condiviso è rappresentato dalla stabilizzazione dei medici che sono utili e risultano indispensabili alle strutture sanitarie e, per fare questo, è necessario che la PA sia più flessibile e che tenga conto di una situazione per il personale sanitario, diversa da quella degli altri pubblici dipendenti.
Regole di contratto ed economiche più attrattive sono ormai indispensabili per il personale ISS, pena la chiusura dei Servizi che necessitano, per il loro mantenimento, di personale competente, stabile e possibilmente realizzato per quello che fa.
Il Direttore Generale ha spiegato le differenze retributive fra San Marino ISS e Italia, legate alla storica esistenza in Italia di una contrattazione nazionale decentrata specifica per medici e comparto e alla diversa struttura compositiva della retribuzione che vede, oltre ad un tabellare, voci legate alla retribuzione di posizione ed alla retribuzione di risultato, elementi che ben si sposerebbero anche a San Marino con il rafforzamento della responsabilità, della competenza e della produttività.
I medici hanno anche sottolineato la necessità di approvare il fabbisogno ISS in via anticipata rispetto agli altri settori della PA perché il fattore tempo è, in questo caso, un fattore altamente strategico e assolutamente da presidiare.
Un importane spazio e’ stato dedicato ad un punto non scritto nella lettera ma dai medici molto sentito e cioè la criticità del Servizio Gestione del Personale all’interno dell’ISS, cosa sulla quale il Comitato Esecutivo era già sensibilizzato e rispetto al quale ha in corso richieste per un suo potenziamento.
Un altro spazio i medici lo hanno voluto riservare al tema della tutela legale, in caso di evento avverso, al fine di accompagnare il professionista nelle incombenze di base nei casi di questa fattispecie.
Ci si è, infine, lasciati con l’obiettivo di rivedersi e di tenersi aggiornati sugli sviluppi degli incontri che gli stessi avranno con la politica la prossima settimana e sull’andamento dei lavori tecnici legati al fabbisogno al fine di conoscere i tempi di eliminazione dell’attuale precariato.
Se si dovesse sintetizzare lo spirito e il contenuto dell’incontro con uno slogan, questo sarebbe, a detta dei medici presenti: “noi siamo con il Comitato Esecutivo”.
Comunicato stampa condiviso
All’inizio gli stessi hanno evidenziato come, una lettera simile, sia stata presentata anche nel giugno 2014, non indirizzata al Comitato Esecutivo, ma solo agli organi politico istituzionali.
Dal momento che da allora questa nota non aveva avuto risposta, si sono sentiti di riscriverla includendo questa volta in indirizzo anche il Comitato Esecutivo, che li ha prontamente convocati.
L’incontro ha avuto la durata di un’ora e mezzo circa e si è svolto in un clima di ascolto e dialettica molto positivo e costruttivo, espressione di una interdipendenza professionale reciproca.
Il Direttore Generale ha analizzato la nota in tutti i suoi punti attraverso uno schema scritto che ha costituito il filo conduttore ordinato e preciso punto per punto dell’incontro stesso.
Si è convenuto che, forse, i toni evocati da alcune parole chiave contenuti nella nota quali “tracollo” e “condizioni di lavoro indecoroso” sono stati dettati dall’enfasi legata, fondamentalmente, al tema del precariato che sembra essere il principale motivo di ricerca di interlocuzione non tanto tecnica, quanto, piuttosto, politica.
I medici precari infatti sono spesso i medici che appaiono meno ma che svolgono in realtà il nascosto e prezioso lavoro della conduzione e gestione giornaliera dei reparti, servizi e ambulatori.
Il Direttore Generale ha fatto un’analisi della situazione del personale sanitario medico a San Marino lucida, chiara e assolutamente in linea con la necessità, dai medici a gran voce richiamata, di autonomia dell’ISS dalla PA e dalla politica.
Obiettivo strategico condiviso è rappresentato dalla stabilizzazione dei medici che sono utili e risultano indispensabili alle strutture sanitarie e, per fare questo, è necessario che la PA sia più flessibile e che tenga conto di una situazione per il personale sanitario, diversa da quella degli altri pubblici dipendenti.
Regole di contratto ed economiche più attrattive sono ormai indispensabili per il personale ISS, pena la chiusura dei Servizi che necessitano, per il loro mantenimento, di personale competente, stabile e possibilmente realizzato per quello che fa.
Il Direttore Generale ha spiegato le differenze retributive fra San Marino ISS e Italia, legate alla storica esistenza in Italia di una contrattazione nazionale decentrata specifica per medici e comparto e alla diversa struttura compositiva della retribuzione che vede, oltre ad un tabellare, voci legate alla retribuzione di posizione ed alla retribuzione di risultato, elementi che ben si sposerebbero anche a San Marino con il rafforzamento della responsabilità, della competenza e della produttività.
I medici hanno anche sottolineato la necessità di approvare il fabbisogno ISS in via anticipata rispetto agli altri settori della PA perché il fattore tempo è, in questo caso, un fattore altamente strategico e assolutamente da presidiare.
Un importane spazio e’ stato dedicato ad un punto non scritto nella lettera ma dai medici molto sentito e cioè la criticità del Servizio Gestione del Personale all’interno dell’ISS, cosa sulla quale il Comitato Esecutivo era già sensibilizzato e rispetto al quale ha in corso richieste per un suo potenziamento.
Un altro spazio i medici lo hanno voluto riservare al tema della tutela legale, in caso di evento avverso, al fine di accompagnare il professionista nelle incombenze di base nei casi di questa fattispecie.
Ci si è, infine, lasciati con l’obiettivo di rivedersi e di tenersi aggiornati sugli sviluppi degli incontri che gli stessi avranno con la politica la prossima settimana e sull’andamento dei lavori tecnici legati al fabbisogno al fine di conoscere i tempi di eliminazione dell’attuale precariato.
Se si dovesse sintetizzare lo spirito e il contenuto dell’incontro con uno slogan, questo sarebbe, a detta dei medici presenti: “noi siamo con il Comitato Esecutivo”.
Comunicato stampa condiviso
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