L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica comunica i risultati dell’indagine sull’approccio tecnologico delle famiglie sammarinesi relativa all’anno 2015. Il presente studio ha focalizzato l’attenzione sull’approccio tecnologico dei sammarinesi, cercando di definire un profilo dei diversi utenti del web. La rilevazione, finalizzata a studiare il fenomeno oggetto di studio, è stata inserita all’interno del questionario “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi”, che viene inviato annualmente a tutte le famiglie residenti in territorio.
All’interno del suddetto questionario è stata introdotta una sezione sull’approccio tecnologico dei componenti delle singole famiglie: si richiedeva di segnalare, per ciascun membro della famiglia, quali fossero le attività di utilizzo di internet tra quelle specificate (potendo indicare anche più risposte).
Il campione di riferimento è composto da 871 famiglie residenti ed è stato stratificato proporzionalmente sulla base della distribuzione per castello e per sesso/età del capofamiglia.
Ammontano a 2.100 i componenti delle suddette famiglie e sono definiti “individui partecipanti all’analisi”.
Nelle precedenti indagini veniva già parzialmente osservato l’approccio tecnologico della famiglia, attraverso l’aspetto degli acquisti online e, nell’ultima rilevazione, è scaturito l’interesse ad espandere il raggio di tale studio, analizzando altre attività possibili sulla rete.
Ne è emerso che i principali approcci alla rete riguardano la riproduzione e il download di oggetti multimediali, la ricerca di informazioni e la lettura di giornali e riviste online, e l’utilizzo di social network.
Si è registrata una notevole partecipazione ai social network da parte delle persone di età compresa tra i 31 e i 40 anni, ma la loro influenza è molto più elevata tra i giovani: ben l’83,3% delle persone in età 21-30 possiede almeno un account su un social network.
Fascia d’età che risulta molto attiva anche per quanto riguarda la ricerca di informazioni e la lettura di giornali e riviste online, in quanto quasi 3 persone su 4, in tale categoria, si servono di internet a tale scopo.
L’età influenza in maniera considerevole anche l’utilizzo di internet al fine di riprodurre o scaricare giochi e oggetti multimediali: il 29,1% degli internauti in tale campo ha un’età inferiore a 20 anni, dato che fa pensare che si tratti prevalentemente di bambini, confermato anche dal fatto che più della metà di coloro che non possiedono nemmeno la licenza elementare naviga in rete a tal fine.
Si è infatti registrato che il 60,4% della popolazione under 20 ha già un qualche tipo di approccio alla tecnologia e che l’utilizzo di internet da parte dei bambini sia fortemente influenzato dal comportamento dei genitori nei confronti della rete. In particolare, se la famiglia presenta almeno un genitore che si serve di internet, nel 72,9% dei casi anche i figli lo adoperano, percentuale che scende invece al 42,2% nel caso in cui entrambi i genitori non se ne servano.
È affiorato inoltre che tale influenza dipende anche dall’età del figlio, mostrando come l’uso di internet da parte dei genitori condizioni maggiormente il comportamento dei figli minorenni.
Infine, si sono studiati gli approcci all’e-banking e all’e-commerce, e si è notato che il secondo è più diffuso rispetto al primo: il 31,2% della popolazione di età maggiore a 12 anni ha effettuato operazioni bancarie o ha gestito il proprio conto corrente online, mentre il 37,9% ha ordinato o comprato via internet beni e/o servizi per uso privato almeno una volta. Tale differenza si può osservare anche nella suddivisione per tipologia di occupazione: indipendentemente dalla
condizione professionale, l’e-commerce risulta essere un fenomeno più ampio dell’e-banking, fatta però eccezione per la categoria dei pensionati che utilizzano maggiormente i servizi bancari.
L’intera Pubblicazione è disponibile sul sito www.statistica.sm al link “Pubblicazioni”
All’interno del suddetto questionario è stata introdotta una sezione sull’approccio tecnologico dei componenti delle singole famiglie: si richiedeva di segnalare, per ciascun membro della famiglia, quali fossero le attività di utilizzo di internet tra quelle specificate (potendo indicare anche più risposte).
Il campione di riferimento è composto da 871 famiglie residenti ed è stato stratificato proporzionalmente sulla base della distribuzione per castello e per sesso/età del capofamiglia.
Ammontano a 2.100 i componenti delle suddette famiglie e sono definiti “individui partecipanti all’analisi”.
Nelle precedenti indagini veniva già parzialmente osservato l’approccio tecnologico della famiglia, attraverso l’aspetto degli acquisti online e, nell’ultima rilevazione, è scaturito l’interesse ad espandere il raggio di tale studio, analizzando altre attività possibili sulla rete.
Ne è emerso che i principali approcci alla rete riguardano la riproduzione e il download di oggetti multimediali, la ricerca di informazioni e la lettura di giornali e riviste online, e l’utilizzo di social network.
Si è registrata una notevole partecipazione ai social network da parte delle persone di età compresa tra i 31 e i 40 anni, ma la loro influenza è molto più elevata tra i giovani: ben l’83,3% delle persone in età 21-30 possiede almeno un account su un social network.
Fascia d’età che risulta molto attiva anche per quanto riguarda la ricerca di informazioni e la lettura di giornali e riviste online, in quanto quasi 3 persone su 4, in tale categoria, si servono di internet a tale scopo.
L’età influenza in maniera considerevole anche l’utilizzo di internet al fine di riprodurre o scaricare giochi e oggetti multimediali: il 29,1% degli internauti in tale campo ha un’età inferiore a 20 anni, dato che fa pensare che si tratti prevalentemente di bambini, confermato anche dal fatto che più della metà di coloro che non possiedono nemmeno la licenza elementare naviga in rete a tal fine.
Si è infatti registrato che il 60,4% della popolazione under 20 ha già un qualche tipo di approccio alla tecnologia e che l’utilizzo di internet da parte dei bambini sia fortemente influenzato dal comportamento dei genitori nei confronti della rete. In particolare, se la famiglia presenta almeno un genitore che si serve di internet, nel 72,9% dei casi anche i figli lo adoperano, percentuale che scende invece al 42,2% nel caso in cui entrambi i genitori non se ne servano.
È affiorato inoltre che tale influenza dipende anche dall’età del figlio, mostrando come l’uso di internet da parte dei genitori condizioni maggiormente il comportamento dei figli minorenni.
Infine, si sono studiati gli approcci all’e-banking e all’e-commerce, e si è notato che il secondo è più diffuso rispetto al primo: il 31,2% della popolazione di età maggiore a 12 anni ha effettuato operazioni bancarie o ha gestito il proprio conto corrente online, mentre il 37,9% ha ordinato o comprato via internet beni e/o servizi per uso privato almeno una volta. Tale differenza si può osservare anche nella suddivisione per tipologia di occupazione: indipendentemente dalla
condizione professionale, l’e-commerce risulta essere un fenomeno più ampio dell’e-banking, fatta però eccezione per la categoria dei pensionati che utilizzano maggiormente i servizi bancari.
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