La riforma delle pensioni doveva essere presentata entro il 30 settembre scorso, e a tal proposito la precedente Segreteria per la Sanità aveva costituito una commissione di studio sulla previdenza sammarinese composta alcuni esperti.
Scopo di questa commissione era “revisionare il sistema previdenziale ed elaborare un testo unico della materia previdenziale… più generalmente in materia di welfare per offrire alla popolazione e nello specifico alle giovani generazioni, tutti gli strumenti utili per un approccio corretto ai propri rischi e bisogni.”
Senz’altro si tratta di intenti più che leciti, ben consapevoli dello stato economico critico che sta vivendo il nostro paese. In ogni caso, fra proposte di legge, revisioni e conteggi da parte degli uffici competenti dell’ISS, a farne le spese sono sempre le fasce più deboli.
Noi sappiamo che anche a San Marino ci sono cittadini che vivono situazioni difficili, persone che non possono permettersi neppure il necessario; vi sono anziani che hanno lavorato onestamente una vita e che ora, con un basso reddito da pensione, non possono avvalersi di un’assistente privata qualora ne abbiano necessità.
Le più colpite sono le donne, in particolare le ex casalinghe rimaste sole, che con la riversibilità del coniuge, arrivano a percepire poco più di mille euro al mese. Nel caso in cui eventuali figli si trovino lontano, come possono queste persone vivere sole? Le situazioni più difficili le vivono quelle persone anziane che hanno un minor grado di autosuffienza.
Troppo spesso la dignità delle persone semplici e oneste impedisce di rendere pubblica una situazione gravosa, ma questo è un fenomeno che si sta sviluppando e sarebbe il momento di adottare i giusti provvedimenti; noi del Comitato Donne della FUPS-CSdL vogliamo mettere in luce queste difficili realtà e chiediamo alla politica una doverosa e concerta attenzione verso i cittadini più deboli di San Marino.
comunicato stampa
Nerina Zaffferani (comitato donne Fups)
Scopo di questa commissione era “revisionare il sistema previdenziale ed elaborare un testo unico della materia previdenziale… più generalmente in materia di welfare per offrire alla popolazione e nello specifico alle giovani generazioni, tutti gli strumenti utili per un approccio corretto ai propri rischi e bisogni.”
Senz’altro si tratta di intenti più che leciti, ben consapevoli dello stato economico critico che sta vivendo il nostro paese. In ogni caso, fra proposte di legge, revisioni e conteggi da parte degli uffici competenti dell’ISS, a farne le spese sono sempre le fasce più deboli.
Noi sappiamo che anche a San Marino ci sono cittadini che vivono situazioni difficili, persone che non possono permettersi neppure il necessario; vi sono anziani che hanno lavorato onestamente una vita e che ora, con un basso reddito da pensione, non possono avvalersi di un’assistente privata qualora ne abbiano necessità.
Le più colpite sono le donne, in particolare le ex casalinghe rimaste sole, che con la riversibilità del coniuge, arrivano a percepire poco più di mille euro al mese. Nel caso in cui eventuali figli si trovino lontano, come possono queste persone vivere sole? Le situazioni più difficili le vivono quelle persone anziane che hanno un minor grado di autosuffienza.
Troppo spesso la dignità delle persone semplici e oneste impedisce di rendere pubblica una situazione gravosa, ma questo è un fenomeno che si sta sviluppando e sarebbe il momento di adottare i giusti provvedimenti; noi del Comitato Donne della FUPS-CSdL vogliamo mettere in luce queste difficili realtà e chiediamo alla politica una doverosa e concerta attenzione verso i cittadini più deboli di San Marino.
comunicato stampa
Nerina Zaffferani (comitato donne Fups)
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