(comunicato stampa)
La Direzione del PDCS si è riunita in due sedute, martedì 25 e giovedì 27 aprile, per riprendere le conclusioni contenute nella mozione finale del Congresso Generale e per dare l’avvio agli incontri post-congressuali sulla mozione conclusiva.
Innanzitutto, la Direzione ha preso atto con soddisfazione della considerazione che gli iscritti al PDCS, e la cittadinanza, continuano a riporre nell’azione del Partito, confermata dall’andamento dei lavori dell’assise congressuale di marzo e dalla partecipazione alla serata di Tesseramento Generale 2017, tenutasi mercoledì 26 aprile, che ha riscontrato circa 250 presenze.
Dagli interventi dei partecipanti alla Direzione è emerso come l’opera di rinnovamento dell’azione politica, ribadita anche dalla mozione finale, deve essere proseguita con determinazione, nella volontà - esplicitamente espressa - di tracciare un solco sempre più netto con i metodi e i comportamenti che non appartengono alla natura originaria del PDCS. Per questo, la Direzione conferma la decisione di portare fino in fondo il percorso di chiarezza intrapreso due anni fa, anche con la scelta di costituirsi parte civile nel processo Mazzini.
Fatto salvo, dunque, che il confronto sull’opera di rinnovamento del Partito dovrà proseguire, la Direzione ha poi convenuto sull’urgenza di dare avvio agli incontri post-congressuali con tutte le forze politiche e con le organizzazioni sindacali e datoriali, per confrontarsi sui contenuti della mozione conclusiva del Congresso e, soprattutto, per cercare la massima condivisione sulle scelte da intraprendere rispetto alle emergenze che la situazione del Paese sta manifestando.
Ci sono, infatti, segni sempre più evidenti che le azioni necessarie per riportare il Paese in una situazione di sicurezza e di stabilità non possono prescindere dal ripristino di un rispetto concreto e risoluto delle regole democratiche, che parte primariamente dal riportare il Consiglio Grande e Generale al centro del confronto e delle scelte, considerando adeguatamente il peso che la Minoranza rappresenta rispetto all’espressione della cittadinanza.
A questo proposito, il Governo e la Maggioranza non possono togliersi di dosso la responsabilità di una deriva nell’esercizio di una reale democrazia che, oggi, spetta innanzitutto a loro, definendo “ridicoli” fatti sempre più gravi che le forze di opposizione portano all’attenzione pubblica per ottenere la necessaria chiarezza.
Certamente, non rassicurano le affermazioni del Governo sulle garanzie dello Stato per Asset Banca, soprattutto considerando che le cause che hanno generato questa situazione sono da imputarsi, primariamente, alle scelte dello stesso Governo e di Banca Centrale.
Sarà tutto questo, nel rispetto degli interlocutori che il PDCS incontrerà nei prossimi giorni, ciò su cui ci si confronterà e si vorrà mettere al centro dell’attenzione di ciascuno.
La Direzione del PDCS
La Direzione del PDCS si è riunita in due sedute, martedì 25 e giovedì 27 aprile, per riprendere le conclusioni contenute nella mozione finale del Congresso Generale e per dare l’avvio agli incontri post-congressuali sulla mozione conclusiva.
Innanzitutto, la Direzione ha preso atto con soddisfazione della considerazione che gli iscritti al PDCS, e la cittadinanza, continuano a riporre nell’azione del Partito, confermata dall’andamento dei lavori dell’assise congressuale di marzo e dalla partecipazione alla serata di Tesseramento Generale 2017, tenutasi mercoledì 26 aprile, che ha riscontrato circa 250 presenze.
Dagli interventi dei partecipanti alla Direzione è emerso come l’opera di rinnovamento dell’azione politica, ribadita anche dalla mozione finale, deve essere proseguita con determinazione, nella volontà - esplicitamente espressa - di tracciare un solco sempre più netto con i metodi e i comportamenti che non appartengono alla natura originaria del PDCS. Per questo, la Direzione conferma la decisione di portare fino in fondo il percorso di chiarezza intrapreso due anni fa, anche con la scelta di costituirsi parte civile nel processo Mazzini.
Fatto salvo, dunque, che il confronto sull’opera di rinnovamento del Partito dovrà proseguire, la Direzione ha poi convenuto sull’urgenza di dare avvio agli incontri post-congressuali con tutte le forze politiche e con le organizzazioni sindacali e datoriali, per confrontarsi sui contenuti della mozione conclusiva del Congresso e, soprattutto, per cercare la massima condivisione sulle scelte da intraprendere rispetto alle emergenze che la situazione del Paese sta manifestando.
Ci sono, infatti, segni sempre più evidenti che le azioni necessarie per riportare il Paese in una situazione di sicurezza e di stabilità non possono prescindere dal ripristino di un rispetto concreto e risoluto delle regole democratiche, che parte primariamente dal riportare il Consiglio Grande e Generale al centro del confronto e delle scelte, considerando adeguatamente il peso che la Minoranza rappresenta rispetto all’espressione della cittadinanza.
A questo proposito, il Governo e la Maggioranza non possono togliersi di dosso la responsabilità di una deriva nell’esercizio di una reale democrazia che, oggi, spetta innanzitutto a loro, definendo “ridicoli” fatti sempre più gravi che le forze di opposizione portano all’attenzione pubblica per ottenere la necessaria chiarezza.
Certamente, non rassicurano le affermazioni del Governo sulle garanzie dello Stato per Asset Banca, soprattutto considerando che le cause che hanno generato questa situazione sono da imputarsi, primariamente, alle scelte dello stesso Governo e di Banca Centrale.
Sarà tutto questo, nel rispetto degli interlocutori che il PDCS incontrerà nei prossimi giorni, ciò su cui ci si confronterà e si vorrà mettere al centro dell’attenzione di ciascuno.
La Direzione del PDCS
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