In data 3 agosto 2018 e anche per la giornata odierna, si è svolta la Commissione Consiliare I richiesta con convocazione urgente dalle forze politiche di opposizione per avere un riferimento da parte del Segretario alla Pubblica Istruzione, in merito alle ragioni che hanno condotto all’adozione del “famigerato” Decreto Delegato 10 luglio 2018 n. 83, in assenza di confronto e fortemente contestato dal corpo docente, dalle famiglie interessate e dalle forze di opposizione.
In realtà ci siamo trovati di fronte ad un corposo documento programmatico sull’istruzione a cui il Segretario competente ha dato lettura, ma che poco o nulla riguardava il Decreto in questione che già è entrato in vigore e produrrà i suoi effetti nell’assegnazione delle cattedre a partire dal prossimo anno scolastico. A nulla è valsa la presentazione di un ordine del giorno delle opposizioni che ne chiedeva l’immediato ritiro.
Anche nel comma comunicazioni si è consumata l’ennesima forzatura da parte del Presidente della Commissione stessa e della maggioranza: è stato negato, adducendo discutibili interpretazioni del Regolamento Consiliare, un confronto richiesto formalmente dall’Ordine degli Avvocati e Notai in merito al Progetto di Legge relativo all’Art. 199 ter (C.P.), “ Introduzione del misfatto di possesso di beni provenienti da misfatto”, al fine di fornire un contributo tecnico in una materia altamente sensibile.
Contrariamente a quanto già avvenuto in termini di audizioni in altre Commissioni Consiliari Permanenti, questa richiesta è stata negata ed a noi non rimane che esprimere il nostro più totale disappunto e la ferma disponibilità ad un confronto con l’Ordine.
Rileviamo infine come sia stato forzatamente inserito all’ordine del giorno della Commissione, richiesta unicamente per chiarimenti in ordine al cosi detto “Decreto scuola”, la legge “Protezione delle Persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali”, un provvedimento questo che consta di 128 articoli, estremamente delicato e con enormi ricadute sulle persone fisiche, giuridiche e sullo Stato, ancora una volta senza il necessario approfondimento e confronto tra le forze politiche.
La sensazione che ancora una volta il governo si sia affidato a tecnici esterni senza la necessaria conoscenza della nostra realtà, introducendo normative "copia-incolla" come per altro già successo in molti casi, e` una sensazione piuttosto evidente e la prova sono state le numerose domande ed emendamenti posti all’attenzione del Segretario agli Interni da parte dei commissari di opposizione, che non hanno ricevuto risposta, confermando così la complessità della materia.
Per queste ragioni abbiamo chiesto in Commissione di sospendere l'esame dell'articolato per fare approfondimenti di carattere tecnico con l’estensore del Progetto di Legge.
L'atteggiamento di chiusura del Governo e della maggioranza caratterizzato da presunzione e arroganza è stato confermato anche in questa occasione, in linea con quanto fatto in tutti questi 18 mesi.
Cs Le forze di opposizione della Commissione I
In realtà ci siamo trovati di fronte ad un corposo documento programmatico sull’istruzione a cui il Segretario competente ha dato lettura, ma che poco o nulla riguardava il Decreto in questione che già è entrato in vigore e produrrà i suoi effetti nell’assegnazione delle cattedre a partire dal prossimo anno scolastico. A nulla è valsa la presentazione di un ordine del giorno delle opposizioni che ne chiedeva l’immediato ritiro.
Anche nel comma comunicazioni si è consumata l’ennesima forzatura da parte del Presidente della Commissione stessa e della maggioranza: è stato negato, adducendo discutibili interpretazioni del Regolamento Consiliare, un confronto richiesto formalmente dall’Ordine degli Avvocati e Notai in merito al Progetto di Legge relativo all’Art. 199 ter (C.P.), “ Introduzione del misfatto di possesso di beni provenienti da misfatto”, al fine di fornire un contributo tecnico in una materia altamente sensibile.
Contrariamente a quanto già avvenuto in termini di audizioni in altre Commissioni Consiliari Permanenti, questa richiesta è stata negata ed a noi non rimane che esprimere il nostro più totale disappunto e la ferma disponibilità ad un confronto con l’Ordine.
Rileviamo infine come sia stato forzatamente inserito all’ordine del giorno della Commissione, richiesta unicamente per chiarimenti in ordine al cosi detto “Decreto scuola”, la legge “Protezione delle Persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali”, un provvedimento questo che consta di 128 articoli, estremamente delicato e con enormi ricadute sulle persone fisiche, giuridiche e sullo Stato, ancora una volta senza il necessario approfondimento e confronto tra le forze politiche.
La sensazione che ancora una volta il governo si sia affidato a tecnici esterni senza la necessaria conoscenza della nostra realtà, introducendo normative "copia-incolla" come per altro già successo in molti casi, e` una sensazione piuttosto evidente e la prova sono state le numerose domande ed emendamenti posti all’attenzione del Segretario agli Interni da parte dei commissari di opposizione, che non hanno ricevuto risposta, confermando così la complessità della materia.
Per queste ragioni abbiamo chiesto in Commissione di sospendere l'esame dell'articolato per fare approfondimenti di carattere tecnico con l’estensore del Progetto di Legge.
L'atteggiamento di chiusura del Governo e della maggioranza caratterizzato da presunzione e arroganza è stato confermato anche in questa occasione, in linea con quanto fatto in tutti questi 18 mesi.
Cs Le forze di opposizione della Commissione I
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