La presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon –una delle personalità internazionali di maggior rilievo in assoluto- ha determinato l'assunzione di misure di sicurezza eccezionali. La Gendarmeria ha approntato un piano operativo così come avvenne in occasione della visita a San Marino di Benedetto XVI. Una settantina i gendarmi impegnati il primo aprile ed oltre agli agenti della Polizia Civile (circa cinquanta e verranno utilizzati anche per gestire i flussi turistici) saranno attivati tutti i presidi della Guardia di Rocca. Previsto inoltre l'ausilio di 15 uomini della milizia uniformata . Ci saranno, naturalmente, anche i “body guard” personali di Ban Ki Moon e tutta l'area della cerimonia verrà bonificata con l'assistenza di unità cinofile antisabotaggio e degli artificieri della polizia di stato italiana. Garantita anche una scorta personale per l'ambasciatore di Giordania Zaid Al Lozi e massima vigilanza per la sicurezza dei diplomatici che hanno confermato la loro presenza, tra cui anche l'ambasciatore cinese Ding Wei. Ospiti di eccezione l'ex presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, già oratore ufficiale il 1° aprile 1995 e il presidente della Fia Jean Todt, che è anche ambasciatore a disposizione di San Marino. Sedici i funzionari delle Nazioni Unite al seguito di Ban Ki Moon e tra questi il direttore generale Onu per gli affari europei Elisabeth Spehar.
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