Appuntamento tradizionale il primo maggio, quello della Centrale Sindacale Unitaria; che segue di pochi mesi le celebrazioni dei 40 anni di CSU. Al parco Ausa un pomeriggio di festa, ma soprattutto di riflessione sul lavoro; perchè se fino a una decina di anni fa la crescita globale appariva inarrestabile, da tempo – anche a San Marino – lo scenario è completamente mutato. Lavoro-pensioni è la doppia emergenza segnalata dal segretario CDLS Marco Tura. “C'è l'urgenza di intercettare crescita, innovazione e investimenti. San Marino – ha aggiunto – ha bisogno di concretezza e di uscire dalle litigiosità di un sistema politico frammentato”. Quanto alle pensioni è necessario – secondo Tura – “dare operatività a una previdenza complementare di fatto bloccata”. Preoccupazioni condivise da Giuliano Tamagnini, che invita passare ad un sistema che leghi la pensione da percepire a quanto effettivamente versato. Il segretario CSDL ha invitato le parti politiche e sociali a definire un nuovo modello di sviluppo – con la produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto -, perchè i dati sulla disoccupazione restano allarmanti. E poi alcuni punti imprescindibili: lotta serrata al lavoro nero, trasparenza, equità fiscale, introduzione dell'IGC, difesa dell'intervento sulla rappresentatività. In questo primo maggio, in Repubblica, anche la Messa solenne in Pieve celebrata dal Vescovo, alla quale hanno partecipato i Capi di Stato. “Per un nuovo umanesimo del lavoro, si ma insieme”: questo lo slogan scelto dalla diocesi per la ricorrenza tradizionale del Paron: il Fondatore; una festa tradizionale risalente alla fine del XIX secolo. “Il 1 maggio è di tutti”, aveva detto Monsignor Turazzi, invitando ad una riflessione sulla disoccupazione e la sicurezza. A fine funzione si è reso omaggio alla reliquia del Santo Patrono, esposta durante la solennità
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