Nella notte fra il 10 e l'11 dicembre del 1991 si svolse a Maastricht (Olanda) un vertice dei Paesi della CEE che portò il 7 febbraio 1992 alla firma del «trattato dell’Unione europea».
Il trattato costituì un passo decisivo verso l’unificazione economica e politica dell’Europa; esso prevedeva infatti una serie di interventi volti ad armonizzare le legislazioni dei Paesi membri (all’atto della firma Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Gran Bretagna) e l’adozione della moneta unica europea e di una Banca centrale europea (BCE).
Il trattato costituì un passo decisivo verso l’unificazione economica e politica dell’Europa; esso prevedeva infatti una serie di interventi volti ad armonizzare le legislazioni dei Paesi membri (all’atto della firma Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Gran Bretagna) e l’adozione della moneta unica europea e di una Banca centrale europea (BCE).
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