Il fenomeno, fino ad oggi, è rimasto in una zona d’ombra. Non si conosce con esattezza che tipo di rilevanza abbiano infatti i casi di convivenza, in territorio, tra sammarinesi o residenti, e rispettivi partner italiani o stranieri. Il fenomeno, non consentito sulla carta, è stato di fatto tollerato e dal 15 luglio in poi potrà essere regolarizzato e quindi emergere. Ma come? La legge 28 giugno 2010 prevede all’articolo 15 il permesso per convivenza. Il richiedente, per ottenerlo, deve però presentare una serie di credenziali, come garante: la disponibilità di un alloggio, di un reddito adeguato e – nel caso il partner straniero non sia coperto da rischio malattia, infortunio, maternità – anche a stipulare una idonea polizza assicurativa. Richieste di informazioni su questa nuova opzione sono già state avanzate agli uffici competenti, ma l’esame vero e proprio delle domande verrà effettuato dopo l’entrata in vigore della nuova normativa. Il permesso per convivenza more uxorio (come marito e moglie, ndr) ha validità di un anno con possibilità di rinnovo.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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