2 agosto 1980. Il terrorismo colpisce Bologna con l’attentato piu’ grave della storia italiana repubblicana. Una bomba esplode nella sala d’aspetto della stazione: è strage. 85 morti, 200 feriti. Tra le vittime un sammarinese. Il professor Pietro Galassi, era tra i passeggeri in transito. Stimatissimo insegnante di matematica, svolse la sua carriera prevalentemente fuori territorio. Per lui si tennero funerali solenni a San Marino, dove tornava ogni tanto, dalla Toscana dove riesiedeva. A Viareggio l’ultimo incarico, come preside. Era un uomo molto sobrio e discreto. L’unica immagine che si ha di lui, è una fototessera in bianco e nero, messa a disposizione dalla segreteria affari esteri. La Repubblica lo ricorda con una targa, a Borgo Maggiore. Nella tragedia rimase uccisa anche una giovane riminese: Flavia Casadei. All’epoca dei fatti aveva solo 25 anni. A lei è stata dedicata una scuola elementare. E questa mattina e’ stata ricordata con una cerimonia commemorativa – nella direzione operazioni tecniche linee locomotive di Rimini - a cui hanno partecipato autorita’ civili e religiose. 25 anni dopo, di quell’orribile strage si conoscono gli autori materiali, ma non il mandante, nonostante innumerevoli sentenze della magistratura. I familiari delle vittime continuano inutilmente ad invocare la caduta del segreto di stato.
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