2012, l'anno è ormai agli sgoccioli. Ieri abbiamo ripercorso i primi 4 mesi, abbiamo rivisto le immagini del nevone di febbraio abbiamo allineato le date che hanno aperto uno spiraglio nella svolta dei rapporti con l'Italia. Uno sforzo 'di avvicinamento' proseguito nei mesi successivi, durante i quali però si aperta anche la crisi di governo.
Quattro mesi intensi, di grande sforzo diplomatico, culminati nella firma più attesa. Quella del 13 giugno, giorno in cui a Roma il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata e il segretario di Stato Antonella Mularoni firmarono l'accordo contro le doppie imposizioni. Nell'occasione l'Italia riconobbe i passi avanti compiuti da San Marino, gettando le basi per nuovi rapporti. L'accordo è stato ratificato da San Marino a tempo di record, mentre in Italia l'iter, per quanto ormai completato, non è ancora arrivato al passaggio che renderà l'accordo operativo. Il 13 giugno ha per San Marino il sapore di una sfida riuscita, di un giorno arrivato dopo un impegno diplomatico costante, costellato da incontri ufficiali e strette di mano. A Roma il 7 maggio Francesco Mussoni incontra il ministro Elsa Fornero, il 9 maggio a San Marino il ministro della Salute Renato Balduzzi insieme al suo omologo sammarinese Claudio Podeschi sottoscrive il memorandum d'intesa in cui si fissano i termini della collaborazione nel campo della salute e delle scienze mediche. Un chiaro atto politico ma anche un traguardo che segna la stretta collaborazione sul piano tecnico e mette in evidenza il clima di grande fiducia che si è instaurato tra settori di fondamentale importanza per i due Paesi.
Sullo sfondo di occasioni formali la lettera, di getto e di cuore, scritta il 21 maggio dai Capitani Reggenti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che esprime vicinanza e solidarietà per due episodi che a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro misero l'Italia in ginocchio: l'attentato di Brindisi, davanti alla scuola Morvillo Falcone prima, ed il terremoto in Emilia, subito dopo. Da San Marino si mise in moto la macchina della solidarietà per portare aiuto alle popolazione terremotate a conferma di come, al di là di firme ratifiche e scatti ricordo, i due Paesi sappiano ritrovarsi nei momenti più dolorosi, delicati e difficili della loro storia.
L'ultimo incontro del quadrimestre che vale la pena ricordare è quello avvenuto ad agosto al Meeting di Rimini: ma la stretta di mano tra Corrado Passera, ministro per lo sviluppo Economico e Marco Arzilli, segretario Industria avviene in un momento delicato per San Marino. Il governo era caduto dopo che, il 16 luglio, i segretari alla cultura Romeo Morri e alla Giustizia Augusto Casali ritirarono le loro delegazioni. Un gesto annunciato, quello dei due segretari, che nei mesi precedenti avevano dichiarato la fine del Patto. E che aprì la strada ad elezioni anticipate.
Sara Bucci
Quattro mesi intensi, di grande sforzo diplomatico, culminati nella firma più attesa. Quella del 13 giugno, giorno in cui a Roma il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata e il segretario di Stato Antonella Mularoni firmarono l'accordo contro le doppie imposizioni. Nell'occasione l'Italia riconobbe i passi avanti compiuti da San Marino, gettando le basi per nuovi rapporti. L'accordo è stato ratificato da San Marino a tempo di record, mentre in Italia l'iter, per quanto ormai completato, non è ancora arrivato al passaggio che renderà l'accordo operativo. Il 13 giugno ha per San Marino il sapore di una sfida riuscita, di un giorno arrivato dopo un impegno diplomatico costante, costellato da incontri ufficiali e strette di mano. A Roma il 7 maggio Francesco Mussoni incontra il ministro Elsa Fornero, il 9 maggio a San Marino il ministro della Salute Renato Balduzzi insieme al suo omologo sammarinese Claudio Podeschi sottoscrive il memorandum d'intesa in cui si fissano i termini della collaborazione nel campo della salute e delle scienze mediche. Un chiaro atto politico ma anche un traguardo che segna la stretta collaborazione sul piano tecnico e mette in evidenza il clima di grande fiducia che si è instaurato tra settori di fondamentale importanza per i due Paesi.
Sullo sfondo di occasioni formali la lettera, di getto e di cuore, scritta il 21 maggio dai Capitani Reggenti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che esprime vicinanza e solidarietà per due episodi che a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro misero l'Italia in ginocchio: l'attentato di Brindisi, davanti alla scuola Morvillo Falcone prima, ed il terremoto in Emilia, subito dopo. Da San Marino si mise in moto la macchina della solidarietà per portare aiuto alle popolazione terremotate a conferma di come, al di là di firme ratifiche e scatti ricordo, i due Paesi sappiano ritrovarsi nei momenti più dolorosi, delicati e difficili della loro storia.
L'ultimo incontro del quadrimestre che vale la pena ricordare è quello avvenuto ad agosto al Meeting di Rimini: ma la stretta di mano tra Corrado Passera, ministro per lo sviluppo Economico e Marco Arzilli, segretario Industria avviene in un momento delicato per San Marino. Il governo era caduto dopo che, il 16 luglio, i segretari alla cultura Romeo Morri e alla Giustizia Augusto Casali ritirarono le loro delegazioni. Un gesto annunciato, quello dei due segretari, che nei mesi precedenti avevano dichiarato la fine del Patto. E che aprì la strada ad elezioni anticipate.
Sara Bucci
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