800 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e ancora 1 milioni e mezzo di bambini muoiono per malattie legate all'acqua, come la dissenteria. Ancora, 1 persona su 6 ha a disposizione 20 litri d’acqua dolce al giorno, è il fabbisogno minimo pro capite per assicurare i bisogni primari legati all’alimentazione e alle condizioni igienico-sanitarie.
Ancora molto da fare, ma anche i primi risultati anche grazie alle campagne di sensibilizzazione sulla water economy. Dati che vengono dal recente Forum mondiale dell’acqua di Marsiglia: per Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, già l’89% della popolazione mondiale, 6 miliardi di individui, ha accesso a risorse idriche sicure, e ha a disposizione acqua dalla qualità sufficientemente alta da scongiurare malattie e intossicazioni. Nel 2015 saranno il 92%. Eppure l’appello ad una gestione oculata dell’acqua si rinnova soprattutto nei paesi occidentali dove spesso di acqua si abusa. Dall’Italia – dove i consumi di acqua sono i più alti in Europa: 180 litri procapite al giorno, fino a San Marino che addirittura supera lo stivale, attestandosi a 200 litri. A fornire i dati il direttore dell’azienda dei servizi, Emanuele Valli, che torna a chiedere oculatezza nell’uso di un bene che non si produce e avverte: “Sarà un anno difficile, sul fronte siccità”.
Annamaria Sirotti
Ancora molto da fare, ma anche i primi risultati anche grazie alle campagne di sensibilizzazione sulla water economy. Dati che vengono dal recente Forum mondiale dell’acqua di Marsiglia: per Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, già l’89% della popolazione mondiale, 6 miliardi di individui, ha accesso a risorse idriche sicure, e ha a disposizione acqua dalla qualità sufficientemente alta da scongiurare malattie e intossicazioni. Nel 2015 saranno il 92%. Eppure l’appello ad una gestione oculata dell’acqua si rinnova soprattutto nei paesi occidentali dove spesso di acqua si abusa. Dall’Italia – dove i consumi di acqua sono i più alti in Europa: 180 litri procapite al giorno, fino a San Marino che addirittura supera lo stivale, attestandosi a 200 litri. A fornire i dati il direttore dell’azienda dei servizi, Emanuele Valli, che torna a chiedere oculatezza nell’uso di un bene che non si produce e avverte: “Sarà un anno difficile, sul fronte siccità”.
Annamaria Sirotti
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