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Alzheimer: San Marino modello esportabile per la diagnosi precoce

27 mag 2022
Ne parla nel video Francesco Tamagnini, coordinatore della ricerca
Ne parla nel video Francesco Tamagnini, coordinatore della ricerca

San Marino può essere una base internazionale per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer? Domanda al centro della conferenza “Bridging the minds”, patrocinata dalla Segreteria di Stato per la Sanità, dalla quale prende avvio la seconda fase di uno studio, coordinato dal ricercatore sammarinese Francesco Tamagnini, e che dal 2016 coinvolge l'Università di San Marino, l'Iss e le realtà accademiche inglesi di Reading, Exeter e Birmingham.

Il convegno, strutturato su un confronto proficuo fra le esperienze di studiosi e clinici del Regno Unito e del Reparto di Neurologia dell'Ospedale di Stato, persegue l’obiettivo di verificare la possibilità di far evolvere il progetto dall'ambito pre-clinico all'ambulatoriale puntando sulla progressiva creazione di una vera e propria attività di screening su un campione ampliato di popolazione attraverso l'utilizzo dell'elettroencefalogramma, strumento che permetterebbe di evidenziare elementi utili sulla presenza di potenziali primi segnali del morbo di Alzheimer.

Occasione dunque per fare rete su una patologia che per la Repubblica rappresenta una vera emergenza sanitaria - ne sono affette 400 persone con sintomi più o meno gravi, assistiti e recensiti nel registro dell'Unità di Neurologia – ma anche per aiutare famiglie e comunità, nonché agevolare il Paese nel prevedere misure di intervento.

Sul trattamento delle malattie neurodegenerative e demenza, San Marino può diventare un modello esportabile a livello internazionale?

Ne parla nel video Francesco Tamagnini, coordinatore della ricerca






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