L’emergenza caldo di questi giorni, con termometri che non scendono al di sotto dei 30 gradi, sta facendo sentire i suoi effetti anche sul consumo di energia elettrica. Si boccheggia su tutto il territorio, con temperature, già oltre la media, che non accennano ancora a diminuire. L'uso contemporaneo dei condizionatori e degli altri elettrodomestici, oltre all'energia destinata al comparto produttivo, hanno prodotto un innalzamento dei consumi.
Ieri, una delle giornate più calde, il picco ha raggiunto i 53mila e 40 kilowatt: quasi 1.500 kilowatt in più rispetto al giorno precedente dove la punta massima di consumo aveva segnato 51mila e 600 kilowatt. Consumi in aumento “ma che comunque – sottolinea il Direttore dell’Azienda dei servizi, Emanuele Valli – rientrano ancora nella media stagionale”. Gli orari più critici, quelli in cui si consuma di più, rimangono quelli tra le 10.30 e le 12.00 e tra le 14.30 e le 16.00.
Ieri, una delle giornate più calde, il picco ha raggiunto i 53mila e 40 kilowatt: quasi 1.500 kilowatt in più rispetto al giorno precedente dove la punta massima di consumo aveva segnato 51mila e 600 kilowatt. Consumi in aumento “ma che comunque – sottolinea il Direttore dell’Azienda dei servizi, Emanuele Valli – rientrano ancora nella media stagionale”. Gli orari più critici, quelli in cui si consuma di più, rimangono quelli tra le 10.30 e le 12.00 e tra le 14.30 e le 16.00.
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