Un’unica notte di libertà, mezza giornata a casa e poi di nuovo in carcere, ai Cappuccini. Non sono bastati otto mesi rinchiuso tra Rimini e Napoli, all’avvocato Livio Bacciocchi che dopo essere rientrato nella notte tra venerdì e sabato dalla Campania è stato di nuovo rinchiuso. Prima portato in Gendarmeria e poi in carcere. Dal canto suo, la gendarmeria in un laconico comunicato dichiara solo di aver eseguito attività di polizia giudiziaria secretata, senza fornire alcun dettaglio. Assieme all’avvocato rinchiuso anche un suo ex collaboratore, Roberto Zavoli, colpito a sua volta da provvedimento d’arresto dall’Italia sin dallo scorso settembre, così come Oriano Zonzini, ma sempre rimasti liberi a San Marino. Fino ad ora. Zavoli è stato infatti il primo a varcare la soglia del carcere sammarinese, alle 17.30 circa, un’ora dopo è arrivato Bacciocchi. Il suo avvocato, Carlo Biagioli, nel pomeriggio lo aveva sentito al telefono, ed era molto soddisfatto per la scarcerazione da Napoli, avvenuta dopo il parere favorevole di pm e gip. Non avendo trovato mezzi di trasporto coi quali tornare a San Marino, venerdì sera, né treno né aereo, Bacciocchi aveva noleggiato un’auto e viaggiato da solo, per sei ore, pur di riabbracciare i suoi cari prima possibile. Ma a San Marino lo attendevano nuove sorprese.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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