Un fotografo appassionato, impegnato a documentare il sociale. Da anni faceva base a Bangkok. dalla Thailandia seguiva, come freelance e per diverse testate internazionali, la storia dei paesi del sud-est asiatico, dalla Cambogia alla crisi birmana. Fabio Polenghi ha perso la vita durante un nuovo scontro tra manifestanti anti-governativi e forze di sicurezza. I blindati dell’esercito hanno circondato e fatto irruzione nel presidio delle “camicie rosse”, che hanno risposto con il fuoco. Colpito all’addome, con Polenghi sono morte altre 5 persone. 58 i feriti, fra i quali anche un cronista statunitense. Al cordoglio delle istituzioni e le forze politiche italiane, si unisce l’intervento del segretario della FNSI, Siddi: “Ancora una morte dei cronisti invisibili – dice - che portano luce su fatti che tanti vorrebbero nascondere”. Intanto, la corte criminale ha emesso un mandato di cattura per terrorismo verso l’ex premier Thaksin e altri 9 dirigenti, proprio quelli che poche ore fa avevano annunciato la resa alla polizia. Uno spiraglio aperto e subito chiuso, vista l’escalation della reazione delle camicie rosse: dati alle fiamme tre municipi del nord-est, la Borsa di Bangkok, negozi e magazzini. Contro chi compie incendi e atti terroristici disposta la pena di morte; militari autorizzati a sparare. Da oggi anche il coprifuoco notturno a Bangkok e in altre 21 province: nessuna informazione, fermo il flusso di notizie indipendenti, oscurati i social network. Solo programmi ufficiali, filtrati dalle autorità.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
Riproduzione riservata ©