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Boston: arrestato secondo sospettato attentato maratona

20 apr 2013
Boston: arrestato secondo sospettato attentato maratona
Boston: arrestato secondo sospettato attentato maratona
Due ferite, una a una gamba e una al collo: questo lo stato del giovane fuggiasco. Lo riporta la Cbs. Jahar Tsarnaev è stato catturato oggi dalla polizia dopo una caccia all'uomo di quasi 24 ore.
Un applauso ha accolto la fine dell'incubo: il giovane presunto terrorista ceceno autore dell'attentato della maratona è stato catturato, ferito, ma vivo, dopo una infinita caccia all'uomo. Dzhakhar Tsarnaev, dopo aver avuto un violentissimo scontro a fuoco la notte scorsa con la polizia in cui è rimasto ucciso suo fratello Tamerlan, braccato, con una ferita da cui perdeva molto sangue, si era rifugiato in una barca tenuta sui cavalletti nel retro di una casa a Watertown. E proprio le tracce di sangue che si è lasciato dietro gli sono state fatali. Il proprietario della barca le ha notate e ha subito chiamato la polizia. Immediatamente sono arrivate sul posto decine di agenti, delle squadre speciali SWAT e dell'Fbi. La cattura è stata però eseguita con molta cautela. Il fuggiasco poteva avere indosso una cintura esplosiva, o aver seminato trappole esplosive attorno al suo ultimo rifugio - ha più volte detto la polizia - considerata la perizia dimostrata nell'attentato di lunedì e il fatto che nello scontro a fuoco della notte scorsa suo fratello Tamerlan ha cercato di sfuggire agli agenti lanciando contro di loro ordigni esplosivi.
"Sono stati incastrati. E' impossibile che abbiano fatto quelle cose". La madre dei due terroristi coinvolti negli attentati di Boston si rifiuta di credere che sono stati i suoi due figli, uno ucciso dalla polizia e l'altro arrestato questa notte. "Mio figlio non me lo avrebbe mai tenuto segreto. Se ci fosse stata una persona a saperlo sarei stata io. Ma non ha mai detto una parola", ha raccontato Zubeidat Tsarnaeva a Russia Today. "Il mio figlio più piccolo vive in America da quando ha otto anni, il più grande è stato ben educato. A casa nostra nessuno ha mai parlato di terrorismo", ha detto ancora la madre che da qualche anno è tornata a vivere con il marito in Daghestan.
La famiglia del bimbo di otto anni ucciso nella strage alla maratona ringrazia le forze di polizia "che hanno lavorato senza sosta per portare davanti alla giustizia i responsabili dell'attentato di lunedì". "La nostra comunità è ora al sicuro da questi due uomini", ha scritto la famiglia Richard, anche se "nulla ci restituirà il nostro amato Martin e cancellerà le ferite inflitte alla nostra famiglia e a quasi 200 altre". Nell'attentato - che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di oltre 180 - sono gravemente rimaste ferite anche la madre e la sorella del piccolo Martin.
Sulla pena di morte per il presunto terrorista della maratona la decisione finale spetta al ministro della Giustizia Eric Holder. Lo ha detto la procuratrice del Massachusetts Carmen Ortiz. "Dobbiamo prima esaminare tutti gli elementi", ha detto la Ortiz.
Il presidente Obama ha commentato: "E' stato chiuso un capitolo di questa tragedia, ma mancano ancora tante risposte per una violenza così". Poi ancora:"Hanno fallito perché non ci siamo fatti terrorizzare".
Obama ha elencato alcune delle risposte mancanti: "Come due fratelli che sono cresciuti qui possono essersi rivoltati contro il nostro Paese? E ancora, hanno agito da soli? Lo scopriremo", ha detto il presidente.
Poi ha voluto ricordare la tragedia in Texas. La caccia ai presunti terroristi di Boston ha un po' messo in secondo piano infatti l'esplosione nella fabbrica di fertilizzanti di West, ma "io voglio dire al Texas, non vi abbiamo dimenticato", ha affermato il presidente Obama, aggiungendo che saranno stanziati fondi per aiutare la ricostruzione delle aree disastrate.

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