“Cyberbullismo” ovvero le vessazioni sul web per intimorire gli altri offendendoli nella privacy: insulti e diffamazioni, ingiurie di ogni genere soprattutto fra giovani e giovanissimi fino all'esasperazione magari davanti agli altri: gogna mediatica, la chiamano, prevaricazioni dal gruppo dei pari già perpetrata a scuola o in altri luogo di ritrovo giovanili.
In alcuni casi estremi si arriva alla discriminazione sociale e razziale rendendo impossibile al soggetto colpito la sopravvivenza pubblica e il vissuto famigliare con ripercussioni gravi sul rendimento scolastico e i rapporti con genitori e amici.
I rimedi già ci sono per reprimere il bullo e recuperare la vittima: rompere il silenzio, parlarne. Presa di responsabilità da parte di amici e adulti. Ascolto e aggiornamento dagli insegnanti; e un rinnovamento educativo che parte dalla persona, sia essa carnefice o vittima.
Nel video l'intervista al Segretario all'Istruzione Giuseppe Maria Morganti.
Fz
In alcuni casi estremi si arriva alla discriminazione sociale e razziale rendendo impossibile al soggetto colpito la sopravvivenza pubblica e il vissuto famigliare con ripercussioni gravi sul rendimento scolastico e i rapporti con genitori e amici.
I rimedi già ci sono per reprimere il bullo e recuperare la vittima: rompere il silenzio, parlarne. Presa di responsabilità da parte di amici e adulti. Ascolto e aggiornamento dagli insegnanti; e un rinnovamento educativo che parte dalla persona, sia essa carnefice o vittima.
Nel video l'intervista al Segretario all'Istruzione Giuseppe Maria Morganti.
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