Tutto parte dalla legge del marzo 2008, che sancisce precise regole contro il fumo e mira a punire quei comportamenti che mettono a rischio la salute pubblica. Da quelle misure sanzionatorie nasce però l’esigenza di mettere in campo un’azione preventiva in chiave antifumo. Per questo la Segreteria alla Sanità, i vertici ISS e quelli di Tms, in perfetta sinergia pubblico-privato, uniscono nuovamente le loro forze attraverso una mirata strategia di comunicazione. A partire dal 2010 e in forma gratuita, la compagnia telefonica invierà in totale 15.000 sms a circa 1.200 giovani tra i 12 e i 25 anni, considerati la categoria più a rischio. Saranno messaggi di sensibilizzazione contro i danni provocati dal fumo e non a caso trasmessi con il linguaggio proprio dei giovani, quello cioè degli sms. Sulle fatture mensili inviate ai clienti, inoltre, ci sarà uno spazio news con l’invito a non fumare. E poi locandine con vignette pubblicitarie che verranno donate all’ISS. Il problema è sentito in Repubblica e i dati non sono di certo confortanti: si registra infatti un aumento dell’uso di tabacco nelle donne e una diminuzione del suo consumo negli uomini, ma solo in età adulta.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©