I bilanci preventivi di gestione delle case della gioia sono impietosi: ogni anno occorrono circa 2 milioni di euro per le sole spese vive di queste strutture. Con l’operazione “sms di solidarietà” – terminata ieri - sono stati raccolti, secondo una prima stima, più di 200.000 euro. Il bilancio è comunque parziale perché la compagnia telefonica Wind non ha ancora comunicato la cifra raccolta. In ogni caso si tratta di una goccia, nel mare del bisogno delle case famiglia, fondate dall’associazione Papa Giovanni XXIII in terra di missione. In totale sono 36, in 17 Paesi del Mondo: accolgono orfani, disabili, diseredati. Le spese di mantenimento sono altissime, e l’associazione di Don Benzi è costantemente alla ricerca di fondi per sostenerle. Quest’ultima campagna di solidarietà – un euro in dono per ogni messaggio inviato al numero 48587 – era stata allestita in fretta e furia negli ultimi due mesi; ecco perché c’è comunque soddisfazione tra gli organizzatori dell’iniziativa, che negli ultimi tempi avevano effettuato una massiccia campagna di sensibilizzazione, tramite volantinaggi e spot su TV nazionali e locali. I dati di raccolta ufficiali si avranno solo dalla prossima settimana.
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