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Il caso Sicurpol: parla Arzilli

5 set 2009
La San Marino RtvIl caso Sicurpol: parla Arzilli
Il caso Sicurpol: parla Arzilli
Quello che è stato cacciato dalla porta è rientrato dalla finestra. Si riassume così l’analisi del Segretario di Stato per l’industria che questa settimana, in Congresso di Stato, ha portato il caso dell’agenzia di investigazioni Sicurpol.
Dopo la licenza revocata alla CIO, Central Information Office Spa, per avere svolto la propria attività in forma tale da menomare il prestigio e gli interessi della Repubblica, alcuni dei soci – spiega Marco Arzilli - sono entrati nella Protector acquistandone i capitali per poi trasformarla nella Sicurpol. Non è stata rilasciata nessuna nuova attività nel settore della vigilanza e dell’investigazione, sottolinea il Segretario all’industria. Si è invece trattato di un passaggio di quote societarie a soggetti diversi, su cui il Governo era già informato. Tra i soci ci sarebbe anche la compagna di Salvatore Vargiu, titolare della Cio.
E a proposito di Vargiu Arzilli dice: “sono meravigliato del fatto che certi personaggi, non graditi a San Marino, possano muoversi in totale libertà e continuare a vivere in Repubblica nonostante non abbiano la residenza. Riteniamo gravissimo, prosegue Arzilli, che l’amministratore unico della Sicurpol - società che fa investigazioni - sia un dipendente della San Marino RTV, struttura a partecipazione pubblica. C’è una forte incompatibilità, rimarca il Segretario all’industria, ed è inopportuno. Nel regolamento, che a questo punto per Arzilli diventa fondamentale e assume carattere di urgenza, verrà previsto anche questo genere di incompatibilità.”
A tal proposito la Direzione della San Marino Rtv precisa che nessun dipendente ha mai comunicato all’Azienda di avere un ruolo nella Sicurpol. Sono state immediatamente avviate le necessarie verifiche.


Sonia Tura

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