Sono pronti a rilanciare la loro proposta gli allevatori sammarinesi, i produttori di latte che dopo la brusca frenata alla trattativa decisa dal Consiglio Grande e Generale trovano maggior forza nell’avanzare la loro candidatura. “Certo – spiega il portavoce – Ugo Bonifazi – non intendiamo accollarci da soli l’intero onere della gestione, ma pensiamo di condividerlo con altri soggetti sammarinesi che hanno dimostrato il loro interessamento”. Il riferimento è in particolare a quelle società della grande distribuzione che facevano parte della cordata oramai tramontata e dalla quale si sono via via sfilati: Sociale, Titancoop e gruppo Conad. A loro i produttori guardano con interesse per garantire quell’accorciamento di filiera che rafforzerebbe la penetrazione sul mercato. “Il latte – spiega Bonifazi – arriverebbe così direttamente dalle stalle ai consumatori”. Il loro sogno è quello di diventare il catalizzatore capace di avvicinare le due cordate in competizione fra loro e quindi di riunire sotto un unico progetto Sociale, Titancoop, Conad e Sma. Con quest’ultima già qualche abboccamento c’è stato e una disponibilità di massima sembra sia stata manifestata, adesso però ci si dovrebbe sedere allo stesso tavolo e valutare nei dettagli il progetto di acquisizione della Centrale. Un’eventualità aperta anche ad altri possibili investitori, a coloro che credono nell’iniziativa e vogliano sostenerla. Per l’assistenza tecnica specializzata gli allevatori pensano alla facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, che potrebbe assicurare il controllo, il monitoraggio e il miglioramento di tutta la filiera. La speranza dei produttori di latte sammarinesi è anche quella di diventare un interlocutore credibile per il Governo: “Fino ad ora – afferma Ugo Bonifazi – ci hanno in realtà ascoltato poco, adesso speriamo vogliano destinarci maggiore attenzione, dal momento che la trattativa aperta è definitivamente tramontata”.
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