Nessuna discriminazione tra lavoratori in caso di gravi malattie dei figli. La Centrale Sindacale Unitaria scrive a Segretario alla Giustizia e Congresso di Stato per chiedere che i congedi parentali per gravissime patologie dei figli vengano ripristinati per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla residenza sammarinese o straniera. Rispetto al passato, infatti, la legge 129 del 2022, sugli "Interventi a sostegno della famiglia", ha reintrodotto questa discriminazione.
Ricordando come nel 2019, esponenti dell'allora opposizione, ora in maggioranza, approvarono l'emendamento che eliminava la disparità tra frontalieri e lavoratori sammarinesi per ottenere il congedo parentale lungo, malgrado la mancanza di reciprocità in Italia su questo aspetto. "Nella redazione del Testo Unico in materia di interventi a sostegno della famiglia - sottolinea la CSU - inizialmente non era presente, ma la Segreteria competente lo ha aggiunto successivamente, senza evidenziarlo né concordarlo con le Organizzazioni del Lavoro.
"Trattandosi di permessi retribuiti rivolti ai genitori di ragazzi con patologie gravissime, ci auguriamo si tratti di una mera “svista” - scrive il sindacato - non compiuta appositamente per togliere un diritto già riconosciuto." Pertanto, la CSU invita il Governo a intervenire "con le modalità più celeri possibile, ad esempio con uno specifico emendamento nella Legge di assestamento di bilancio.