A San Marino si contano tre nuovi ricoveri in ospedale causa Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19 tamponi: due quelli risultati positivi. Non si contano nuovi guariti, né decessi che quindi restano fermi a 48 dall'inizio della pandemia. 284 le persone in isolamento a domicilio; 311 le quarantene attive. I tre nuovi ricoveri portano a 30 il numero totale, di cui 22 si trovano nel Reparto Covid e otto in Terapia intensiva. A questi si aggiungono 3 ricoveri 'non-Covid' nella recovery room della sala operatoria. Fra chi si trova nelle stanze d'isolamento, 10 provengono dal Casale La Fiorina, come informa il Direttore sanitario Sergio Rabini che aggiunge come dal 30 novembre al 6 novembre si sono registrati 187 positività a fronte di 1.996 tamponi effettuati, quindi con una percentuale positivi/tamponi del 9,37%. Ad oggi – ricorda Rabini sollecitato dalle domande della stampa – l'ospedale può predisporre di 24 posti nelle due aree del Reparto Covid e 12 posti in Terapia intensiva.
Il dottor Enrico Rossi, responsabile del Reparto Covid, sottolinea come da una settimana non siano aumentati i pazienti in Terapia intensiva, dove – rimarca – non è mai stato negato l'accesso a nessuno. I pazienti qui ricoverati, seppur gravi, sono stabili. Per quanto riguarda le condizioni dei pazienti provenienti dal Casale La Fiorina, Rossi afferma che sono stabili, nonostante gravi comorbidità. La prima preoccupazione dell'Iss è stata infatti quella di isolare le persone risultate positive al virus in modo che non contagiassero altri anziani che, come noto, rappresentano la fascia più a rischio. Rossi sottolinea poi lo spirito di servizio del personale sanitario in un periodo così complicato. “Ma – ci tiene a ribadire - non c'è nulla di eccezionale, questo è il nostro lavoro”. Intanto il personale Oss del Casale La Fiorina è già in servizio in ospedale. Nei prossimi anni Rossi prevede che le RSA dovranno aumentare quantità e qualità del personale, perché sarà sempre più difficile trattare tutti i pazienti anziani in ospedale.
Prende poi la parola il dottor Pierluigi Arcangeli, responsabile del Covid team territoriale. Team che, ad oggi, segue 284 persone positive a domicilio. Di questi, 101 (quindi circa il 35%) presentano sintomi. Sono 32 le persone che sono sotto “monitoraggio stretto”, che significa che vengono raggiunti molto spesso con telefonate o con visite. Inoltre dal fine settimana si è rafforzato il Covid team con l'inserimento di due medici della Medicina generale e presto entrerà nel gruppi anche il personale infermieristico. “Abbiamo bisogno di riposizionale le forze in campo”, sottolinea Arcangeli, ma – chiarisce - “è un riposizionamento temporaneo, con l'impegno di ritornare alla normalità appena la situazione migliora”. Il dottore afferma che non è facile seguire 284 persone, di cui un terzo con sintomatologia, quindi occorre una “catena di comando” breve e rapida. Grazie al continuo contatto fra reparti, Pronto soccorso e il dottor Rossi, “riusciamo ad avere una fotografia del territorio, in modo da avere il polso della situazione”. L'obiettivo del team – spiega – è quello che “di non far diventare incubo una sofferenza”, perché sono molti i “pazienti provati anche da un punto di vista psicologico”, quindi il Covid team cerca di stare loro vicino anche telefonicamente. A breve si cercare anche di creare due o tre squadre di “pronto intervento” che dovranno giocare d'anticipo controllando maggiormente i casi più preoccupanti.
Infine la dottoressa Stefania Stefanelli, responsabile della Comunicazione Urp, fornisce i dati dell'influenza stagionale che, anticipa, avrà il suo picco fra fine dicembre e inizio gennaio. Quest'anno la campagna vaccinale è iniziata in anticipo (il 20 ottobre). La Stefanelli rimarca come i casi d'influenza alla 49esima settimana dell'anno siano in diminuzione rispetto a quelli precedenti, grazie anche all'uso della mascherina. Campagna vaccinale che ha avuto una risposta importante da parte della cittadinanza: sono state finora somministrate 3.500 dosi agli over 60 (e si conta di vaccinarne altri mille), a cui si aggiungono gli immunodepressi, i bimbi in fascia pediatrica, le donne in gravidanza e il personale sanitario. In tutto sono state somministrate più di 6mila dosi di vaccino antinfluenzale. Giovedì il prossimo aggiornamento con la conferenza stampa dell'Iss.