Non c'è pace per il Cristo Ligneo, anche se non è – come originariamente ipotizzato – opera di Michelangelo e non ha un valore artistico ed economico rilevante. Più probabilmente, secondo l'ultima perizia, si tratta di una scultura in bosso di discreta fattura, del secondo seicento o dei primi del settecento, e può valere tra i 5 e i 10mila euro. Nell'aprile 2022 il Gip di Rimini Benedetta Vitolo aveva disposto la restituzione del Cristo ad Angelo Boccardelli, erede del Conte Ugolini, ma il Ministero dei Beni Culturali ha presentato ricorso e la Cassazione il 29 marzo l'ha accolto rinviando nuovamente la decisione al Tribunale di Rimini, ma ad un Gip diverso dalla Vitolo. Non ancora fissata la data dell'udienza. La vicenda si trascina, dal 2012, a colpi di carte bollate tra Boccardelli, il Ministero dei Beni Culturali e inizialmente anche la Commissione sammarinese per la Conservazione dei Monumenti e degli Oggetti di Antichità e d'Arte che è tuttora titolare della custodia. L'oggetto, in attesa della destinazione definitiva, si trova nel caveau della Banca Centrale di San Marino.