Gli italiani confermano ancora una volta la loro fama di buone forchette, e sostituiscono volentieri le cartoline con un prodotto enogastronomico. Questa la fotografia emersa dal sondaggio on line di Coldiretti. La crisi non ha fermato la voglia di souvenir e solo il 12% dichiara di non aver portato via nulla dalla villeggiatura. Ma la cosa più interessante è l’aspetto quantitativo: sei italiani su dieci preferiscono portare a casa il sapore della terra che hanno visitato. Vino, formaggi, olio di oliva, salumi o conserve sono gli alimenti che vanno per la maggiore. Nelle preferenze dei turisti i prodotti tipici sono seguiti a ruota dall’artigianato locale come ceramiche, oggetti in legno o tessuto. I grandi classici come cartoline e t-shirt sembrano invece destinati a tramontare, solo il 5% dichiara di averle acquistate. Il turismo enogastronomico vale 5 miliardi di euro e resta il vero motore della vacanza in Italia. Tra gli stranieri, americani e svedesi in testa, il cibo e il vino sono i motivi che indurrebbero a tornare in Italia. Controtendenza giapponesi e russi che guardano con nostalgia al bel Paese per i prodotti della moda.
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