Le ambasciate australiane in almeno otto paesi dell'Asia-Pacifico sono usate segretamente, all'insaputa degli stessi diplomatici, per intercettare telefonate e dati, condividendo le informazioni con la National Security Agency (Nsa), l'agenzia al centro delle rivelazioni del suo ex analista Edward Snowden, ora in esilio in Russia. Lo conferma un ex funzionario dell'intelligence militare australiana, come riferisce oggi in prima pagina il Sydney Morning Herald.
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