Oltre un miliardo di persone non può accedere a questo bene sempre più prezioso. Manca l’acqua potabile e sicura, mentre il 40% della popolazione mondiale non ha ancora accesso a servizi igienici di qualità, tanto che intere comunità, specie i bambini, sono esposti al rischio di gravi infezioni e malattie. Quest'anno la Giornata mondiale punta i riflettori proprio sull'importanza dei servizi igienici. “Non si tratta di scarsità di risorse - denuncia il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon - ma di una vera e propria mancanza di volontà politica”. “Siamo ancora ben lungi dal raggiungere gli obiettivi del Millennio – ha spiegato – gli esperti prevedono che nel 2015, più di due miliardi di persone non avranno strutture igieniche di base. Al ritmo attuale, nell'Africa subsahariana, l'obiettivo non sarà raggiunto prima del 2076”. Anche in Italia la situazione non è rosea dato che la disponibilità di acqua non copre totalmente i fabbisogni: a pesare di più sono sprechi e reti “colabrodo” che perdono il 40% dell'acqua trasportata. Dopo l’affanno della scorsa estate a Rimini è rientrato l’allarme siccità. La diga di Ridracoli è colma d’acqua grazie alle ultime, abbondanti, precipitazioni. Una buona notizia anche per San Marino che preleva gran parte del suo fabbisogno idrico proprio dalla vicina Italia. Ma non bisogna abbassare la guardia, l’attenzione resta comunque alta.
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