In pellegrinaggio per unire simbolicamente attraverso la fede chi sta dentro con chi sta fuori. anche quest'anno l'associazione giovanni XXIII ha riunito detenuti e operatori del carcere, agenti penitenziari e ex carcerati per un pomeriggio di preghiera collettiva. Il cammino è partito dal piazzale del carcere di Rimini e attraversando la citta si è diretto alla chiesa di S. Agostino. La città è così simbolicamente coinvolta anche per sentire sempre più vere le parole di don Oreste Benzi :”Nello sbaglio di
uno c’è lo sbaglio di tutti, per recuperare uno ci vuole il coinvolgimento di
tutti”. Al pellegrinaggio "Fuori le sbarre" ha partecipato anche il vescovo Francesco Lambiasi che ha benedetto e rivolto una preghiera per tutti i detenuti e loro famigliari affinché "possano sempre essere guidati dalla luce del signore". Hanno aderito all'incontro di preghiera, con una partecipazione spirituale, anche le monache carmelitane del monastero di Sogliano al Rubicone testimoniando così la loro scelta di diventare “recluse” non per forza, ma per amore.
uno c’è lo sbaglio di tutti, per recuperare uno ci vuole il coinvolgimento di
tutti”. Al pellegrinaggio "Fuori le sbarre" ha partecipato anche il vescovo Francesco Lambiasi che ha benedetto e rivolto una preghiera per tutti i detenuti e loro famigliari affinché "possano sempre essere guidati dalla luce del signore". Hanno aderito all'incontro di preghiera, con una partecipazione spirituale, anche le monache carmelitane del monastero di Sogliano al Rubicone testimoniando così la loro scelta di diventare “recluse” non per forza, ma per amore.
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