Sostanze che si annidano nei luoghi dello stare insieme: discoteche, stadi ma anche il posto di lavoro. Dall' Unità Operativa Complessa dell'Iss che affronta le dipendenze patologiche e i problemi di salute mentale arrivano i dati, aggiornati al 2014. Sono 153 le persone seguite, 5 con problemi di gioco e gli altri pazienti con problemi di alcol e droghe.
63 sono “schiavi della bottiglia”, mentre altri 40 usano la cocaina. Ci sono poi varie situazioni di "poliassunzione”, una modalità di consumo molto pericolosa che consiste nel connubio di alcol e anfetamine o di alcol e cocaina. Sono due i minorenni presi in carico dai servizi. Dai 19 a 30 anni sono seguiti 33 soggetti, da 31 a 45 aumentano i pazienti che arrivano a 65. Questo è il picco. Oltre i 46 anni, sono 48. L' 83% sono maschi. E sul titolo di studio, il 55% dei pazienti ha la licenza media, il 34% la maturiutà e solo 4 hanno laurea. Oltre il 50% non è sposato.
"A San Marino siamo all'avanguardia nella presa in carico e nella risposta multidisciplinare - spiega il Direttore dell'Unità di Salute Mentale Francesco Berti -. Lavoriamo anche in collaborazione con il servizio minori con cui abbiamo costituito una equipe per il disagio ormai consolidata. Riusciamo a completare i percorsi di trattamento terapeutico". Ed interviene anche sulla chiusura del Cocoricò: "una chimera risolvere il consumo di sostanze chiudendo un locale, l'uso di sostanze è mimetico e disamorfo"ha commentato il Direttore Berti.
Nel video l'intervista a Domenico De Masi, sociologo.
va
63 sono “schiavi della bottiglia”, mentre altri 40 usano la cocaina. Ci sono poi varie situazioni di "poliassunzione”, una modalità di consumo molto pericolosa che consiste nel connubio di alcol e anfetamine o di alcol e cocaina. Sono due i minorenni presi in carico dai servizi. Dai 19 a 30 anni sono seguiti 33 soggetti, da 31 a 45 aumentano i pazienti che arrivano a 65. Questo è il picco. Oltre i 46 anni, sono 48. L' 83% sono maschi. E sul titolo di studio, il 55% dei pazienti ha la licenza media, il 34% la maturiutà e solo 4 hanno laurea. Oltre il 50% non è sposato.
"A San Marino siamo all'avanguardia nella presa in carico e nella risposta multidisciplinare - spiega il Direttore dell'Unità di Salute Mentale Francesco Berti -. Lavoriamo anche in collaborazione con il servizio minori con cui abbiamo costituito una equipe per il disagio ormai consolidata. Riusciamo a completare i percorsi di trattamento terapeutico". Ed interviene anche sulla chiusura del Cocoricò: "una chimera risolvere il consumo di sostanze chiudendo un locale, l'uso di sostanze è mimetico e disamorfo"ha commentato il Direttore Berti.
Nel video l'intervista a Domenico De Masi, sociologo.
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