Spesso non ci pensiamo, ma vicino a noi ci sono bambini che soffrono, perché sfruttati o perché vittime di violenze, di guerre. E gli abusi non riguardano solo i Paesi esteri. Per tutelare i diritti dei più piccoli, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite introdusse la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Era il 20 novembre 1989. A 27 anni di distanza, il messaggio dei Capitani Reggenti, Marino Riccardi e Fabio Berardi, per ricordare un documento che ha riconosciuto a tutti i minori “diritti specifici, da rispettare e garantire”, scrivono.
Nella prima parte del testo, proprio il riferimento agli abusi subiti dai bambini in ogni parte del mondo, insieme a fame e povertà. Realtà drammatiche che, prosegue la Reggenza, rischiano di “compromettere la loro crescita e lo sviluppo della loro personalità”. Oggi a tutto questo si aggiungono le tragedie delle migrazioni: minori in fuga da “persecuzioni e orrore” - queste le parole usate dai Capi di Stato - in viaggio con la famiglia ma anche da soli, magari senza riuscire a sopravvivere all'esodo.
L'allora direttore esecutivo Unicef, Ann Veneman, a San Marino nel 2008, invitò a riflettere sul legame tra il bambino che soffre, ovunque esso sia, e la nostra sicurezza e prosperità. La Reggenza fissa come obiettivo quello di adoperarsi per assicurare “educazione e formazione come strumenti primari di affrancamento e riscatto”. Un obiettivo che passa anche per l'operato delle associazioni e dei volontari. A loro va la gratitudine e l'apprezzamento dei Capi di Stato.
Mauro Torresi
Nella prima parte del testo, proprio il riferimento agli abusi subiti dai bambini in ogni parte del mondo, insieme a fame e povertà. Realtà drammatiche che, prosegue la Reggenza, rischiano di “compromettere la loro crescita e lo sviluppo della loro personalità”. Oggi a tutto questo si aggiungono le tragedie delle migrazioni: minori in fuga da “persecuzioni e orrore” - queste le parole usate dai Capi di Stato - in viaggio con la famiglia ma anche da soli, magari senza riuscire a sopravvivere all'esodo.
L'allora direttore esecutivo Unicef, Ann Veneman, a San Marino nel 2008, invitò a riflettere sul legame tra il bambino che soffre, ovunque esso sia, e la nostra sicurezza e prosperità. La Reggenza fissa come obiettivo quello di adoperarsi per assicurare “educazione e formazione come strumenti primari di affrancamento e riscatto”. Un obiettivo che passa anche per l'operato delle associazioni e dei volontari. A loro va la gratitudine e l'apprezzamento dei Capi di Stato.
Mauro Torresi
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