Incontro pubblico molto partecipato e piuttosto acceso, ieri sera, sul tema: “Nuovo piano regolatore: quali linee guida?”, organizzato dal Comitato Diritto alla Casa. Presenti esponenti di quasi tutte le forze politiche, ma anche rappresentanti sindacali e l'associazione dei costruttori. “Rispondete alle esigenze abitative delle famiglie ”, questo il monito lanciato alla politica. Dopo due anni i cittadini – molti, firmatari di una istanza d'Arengo approvata ben tre anni fa e rimasta da allora disattesa - tornano con forza a far sentire la propria voce, alla luce dei recenti provvedimenti portati avanti dall'Esecutivo: varianti di Prg, cambio di destinazione di aree produttive in commerciali e così via. Chiedono in sostanza quali linee guida il Governo intenda adottare nella prossima pianificazione territoriale. E chiariscono che il loro obiettivo è tutt'altro che speculativo, basti pensare - precisano - ai vincoli che vorremmo fossero applicati, quali ad esempio la superficie edificabile massima fuori terra di 150 metri quadri complessivi.
Tra le 150 e 170 domande inoltrate finora al Territorio: quasi una provocazione – tengono a sottolineare - consapevoli che non tutte le richieste debbano o possano passare, ma per dimostrare una esigenza reale avvertita dalla popolazione. Al di là delle rassicurazioni di avvio di studi di fattibilità, vogliamo risposte certe – concludono.
Intanto ecco le richieste specifiche al Governo :
a) Istituire un gruppo di lavoro entro luglio 2015 che elabori le linee di indirizzo generale a cui si deve tendere il Piano di Sviluppo Territoriale
b) Sottoporre al Consiglio Grande e Generale entro Dicembre 2015 ( prima della Legge di Bilancio) la discussione sulle linee guida individuate
c) Elaborare entro l’anno 2016 il piano di sviluppo da sottoporre in prima lettura al
Consiglio Grande e Generale
d) Proporre una variante di PRG che prenda in esame il problema della prima casa da approvare entro Dicembre 2015 ( prima della Legge di Bilancio)
sp
comunicato integrale
Tra le 150 e 170 domande inoltrate finora al Territorio: quasi una provocazione – tengono a sottolineare - consapevoli che non tutte le richieste debbano o possano passare, ma per dimostrare una esigenza reale avvertita dalla popolazione. Al di là delle rassicurazioni di avvio di studi di fattibilità, vogliamo risposte certe – concludono.
Intanto ecco le richieste specifiche al Governo :
a) Istituire un gruppo di lavoro entro luglio 2015 che elabori le linee di indirizzo generale a cui si deve tendere il Piano di Sviluppo Territoriale
b) Sottoporre al Consiglio Grande e Generale entro Dicembre 2015 ( prima della Legge di Bilancio) la discussione sulle linee guida individuate
c) Elaborare entro l’anno 2016 il piano di sviluppo da sottoporre in prima lettura al
Consiglio Grande e Generale
d) Proporre una variante di PRG che prenda in esame il problema della prima casa da approvare entro Dicembre 2015 ( prima della Legge di Bilancio)
sp
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