Eccole al tavolo dei relatori, per la prima volta insieme a presiedere il seminario tecnico intitolato “comporre il puzzle edilizio: fra danni e responsabilità”. Un titolo azzeccato anche nella sua accezione non propriamente tecnica: il vero puzzle infatti l’ha composto con fatica in questi mesi l’ing. Rita Corbelli, che ha contattato tassello per tassello i rarissimi esempi di donna che in Italia, che sono riuscite ritagliarsi un ruolo da dirigente in un settore ‘tutto maschile’ come quello del Perito Industriale. L’incastro è riuscito per la prima volta a San Marino. Il lavoro di ricerca però non è stato facile e questo già di per sé la dice lunga
Davanti alla platea hanno parlato di responsabilità civili in materia di costruzioni edili, di polizze, di procedimento giudiziari nell’impresa. Percorsi in salita per chi ha tacchi a spillo? Forse si, ma si può. Lo tengano in mente le giovani laureate, che talvolta ripongono la pergamena nel cassetto.
Le donne sono abituate a lottare con più barriere, e quindi con più determinazione. “L’esempio- ha ricordato il nostro direttore Carmen Lasorella, intervenuta al convegno- arriva proprio in questi giorni da un paese in rivolta come l’Iran, dove il sacrificio di una giovane donna, Nada, è diventato il simbolo della lotta per la libertà”.
In un paese come l’Italia invece dove in media le donne percepiscono il 16% in meno dei colleghi, occorre dunque tanto impegno per cambiare. E una buona strategia
Davanti alla platea hanno parlato di responsabilità civili in materia di costruzioni edili, di polizze, di procedimento giudiziari nell’impresa. Percorsi in salita per chi ha tacchi a spillo? Forse si, ma si può. Lo tengano in mente le giovani laureate, che talvolta ripongono la pergamena nel cassetto.
Le donne sono abituate a lottare con più barriere, e quindi con più determinazione. “L’esempio- ha ricordato il nostro direttore Carmen Lasorella, intervenuta al convegno- arriva proprio in questi giorni da un paese in rivolta come l’Iran, dove il sacrificio di una giovane donna, Nada, è diventato il simbolo della lotta per la libertà”.
In un paese come l’Italia invece dove in media le donne percepiscono il 16% in meno dei colleghi, occorre dunque tanto impegno per cambiare. E una buona strategia
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