I sammarinesi non sono rimasti indifferenti alla situazione in Tibet. Lo dimostra la nutrita partecipazione alla fiaccolata silenziosa promossa dalla Centrale Sindacale Unitaria. Un’iniziativa a cui hanno aderito l’Associazione Liberamente–Mente Libera e tra i partiti politici, Psd, Pdcs e Ap insieme ad Alternativa Giovanile. Il corteo si è dato appuntamento in Piazzale delle Nazioni, a San Marino Città, poi ha attraversato viale Gino Giacomini, lo Stradone, e dalla Porta del Paese ha raggiunto Piazza della Libertà.
Qui la Csu ha raccolto le firme per la petizione che chiede al Governo sammarinese di farsi portavoce presso l’Onu affinché le autorità cinesi mettano fine alla repressione e alle violenze. Per ricercare attraverso il dialogo una soluzione pacifica e durevole, nel pieno rispetto dei diritti civili e della millenaria cultura del popolo tibetano.
Qui la Csu ha raccolto le firme per la petizione che chiede al Governo sammarinese di farsi portavoce presso l’Onu affinché le autorità cinesi mettano fine alla repressione e alle violenze. Per ricercare attraverso il dialogo una soluzione pacifica e durevole, nel pieno rispetto dei diritti civili e della millenaria cultura del popolo tibetano.
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