Sulla scrivania del commissario della legge Simon Luca Morsiani, che li ha sentiti entrambi, c’è una parte di interrogatorio già trascritta. Il resto è stato registrato su nastro, il tribunale nominerà un perito che dovrà metterlo nero su bianco. Solo allora si potrà fare il confronto diretto tra i due indagati. Contando che si tratta di interrogatori di almeno 7 ore l’uno è facile ipotizzare che il faccia a faccia slitti almeno a metà della prossima settimana. Tramite l’avvocato Carlo Biagioli, che gli ha fatto visita in carcere, Livio Bacciocchi si dice sereno. Al commissario della legge ha già raccontato della Fincapital, per la quale con suoi ex collaboratori Zavoli e Zonzini è indagato per riciclaggio. Come noto tutto ruota attorno alla fiduciaria, grazie alla quale secondo l’accusa il clan del presunto boss Francesco Vallefuoco, scarcerato in Italia ma ancora ricercato a San Marino, ripuliva i proventi di attività illecite. Il confronto servirà a chiarire le discrepanze che la magistratura ha evidenziato nelle precedenti deposizioni di Zavoli e Bacciocchi, da sabato entrambi in carcere. Rimane ai domiciliari Oriano Zonzini, che ieri è stato ascoltato a lungo. Non è escluso, ma si rimane nel campo delle ipotesi, che il confronto si apra anche all’ex direttore di Fincapital. Ma per chiarire l’intricata vicenda, che ha fatto scalpore per il coinvolgimento di personaggi in odore di camorra e per il famoso ‘pactum sceleris’ con la politica emerso nelle intercettazioni della procura di Napoli, potrebbero volerci mesi.
Sara Bucci
Sara Bucci
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