I combattimenti tra le forze di sicurezza siriane e i ribelli sono costati la vita a 23 persone oggi, secondo l’osservatorio dei diritti umani in Siria, mentre i leader della Lega Araba sono riuniti a Baghdad per far pressione su Damasco affinché esegua il piano di pace. E il presidente siriano Assad ha poi confermato di aver accettato il piano, anche se lo ha comunicato al vertice indiano dei Paesi Brics. Nel corso dei lavori a Baghdad si è udita anche una forte esplosione a poca distanza dalla sede del vertice. E centinaia di famiglie siriane sono entrate oggi in Giordania per sfuggire alle violenze. I leader arabi restano divisi su come gestire il protrarsi delle violenze in Siria, e sembrano anche aver fatto marcia indietro sulla richiesta di dimissioni di Bashar al Assad. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, partecipando al summit, ha detto che accettare il piano di pace è un primo passo importante che potrebbe portare alla fine dello spargimento di sangue. Anche Cina e Russia, che appoggiano la Siria, hanno aumentato la pressione su Assad appoggiando il piano di Annan. La fuga dei civili, intanto, continua. Centinaia di famiglie sono entrate in Giordania per sfuggire alle violenze.
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