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Fragile tregua in Ucraina

6 set 2014
Fragile tregua in UcrainaFragile tregua in Ucraina
Fragile tregua in Ucraina - La scorsa settimana il Comando Generale delle operazioni Nato ha divulgato nuove immagini satellitar...
La scorsa settimana il Comando Generale delle operazioni Nato ha divulgato nuove immagini satellitari che mostrano come le forze militari russe stiano prendendo parte nelle operazioni militari violando la sovranità del territorio dell'Ucraina.

Dello stesso avviso il Consiglio Nazionale di Difesa dell'Ucraina: “Oggi nel nostro paese ci sono 10-15mila soldati della Federazione Russa con nuove armi pesanti”.

Per le comunicazioni terrestri con I separatisti dell'annessa Crimea devono conquistare altri territori strategici nel sud: Odessa, Kherson e Mykolayiv. Così la Russia prenderà il controllo dell'Azov e del Mar nero.

Ma qual è il pretesto? Mariupol si sta preparando per difendersi. E' il secondo porto ucraino per importanza dopo Odessa. Circa un migliaio di persone da Mariupol con bandiere nazionali ucraine si sono schierate in una catena umana dalla parte di Novoazovsk che è ancora sotto il controllo dei separatisti.

In realtà non c'è alcun problema di comprensione della lingua tra I cittadini anche se la Russia sostiene il contrario.
Durante l'ultimo mese di conflitto 260mila persone si sono spostate dall'est del paese alle città più occidentali e in maggioranza sono di lingua russa. In ogni caso le persone non possono scappare dalle città controllate dagli insorti e
vengono usate come scudi umani. Solitamente corridoi per I rifugiati attraversano la zona di guerra e la gente ha paura di rischiare. Stando a casa proteggono le loro proprietà dagli sciacalli. Nella zona dei combattimenti nella regione di Donetsk 130 città non hanno elettricità, servizio postale e neppure viveri. Secondo le Nazioni Unite attualmente ci sono 814mila rifugiati ucraini in Russia. Solo 4000 ucraini, da gennaio, hanno invece chiesto asilo all'Unione Europea. Più di 1000 sono arrivati in Polonia.

Circa 3000 persone sono rimaste uccise in Ucraina orientale. E c'è anche un imprecisato numero di prigionieri ucraini in mano ai separatisti.

“La città di Lugansk sembra tornata al 1937...Le persone vengono prese come se fosse il 1937... Spesso si tratta di qualcuno che ha osato protestare o ha denunciato qualcuno o ha chiamato un numero d'emergenza o più semplicemente la pensa in modo diverso.....Vengono presi e non si sa che fine fanno”.

Il 24 e il 29 agosto la cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk ha messo in scena una punizione pubblica dei soldati ucraini catturati. I filoseparatisti del posto hanno partecipato al pestaggio. E durante la tortura un ufficiale ucraino è stato colpito da un attacco cardiaco ed è morto tra le braccia di suo figlio.

“Nel periodo che ho trascorso come ostaggio ero nelle mani del controspionaggio. In maggioranza erano russi di un reparto militare speciale di mercenari. E se la Russia non li avesse supportati, non avrebbero avuto nulla”.

Poroshenko ha ordinato il “cessate il fuoco” nell'area delle operazioni anti-terroristiche a partire dalle 18 di ieri.
Il documento è stato firmato dal gruppo di gruppo di contatto tri-partito a Minsk.
L'hanno siglato Osce, Ucraina, Russia. E per I combattenti dal “primo ministro”
della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Alexander Zaharchenko.

Intanto servizio di stato di frontiera ucraino ha cominciato il progetto del muro.
La lunghezza sarà di 2.295 chilometri, pari all'intera linea di confine con la Federazione Russa.

Viktoria Polishchuk

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