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Freddo killer in Usa: 16 morti e voli in tilt

8 gen 2014
Freddo killer in Usa: 16 morti e voli in tilt
Freddo killer in Usa: 16 morti e voli in tilt
A New York nel mese di gennaio non faceva così freddo da ben 118 anni. Al Central Park, ancora imbiancato dalla nevicata di alcuni giorni fa, la colonnina del termometro ha fatto segnare 15,5 gradi sotto lo zero. Ma a causa del vento la temperatura percepita ha toccato i -25 gradi centigradi. Niente a che vedere, comunque, con i record registrati a Chicago (-23) e in Montana (-53). Il freddo killer che attanaglia l'America finora ha fatto almeno 16 vittime: alcune per assideramento, ma la maggior parte per gli incidenti stradali provocati dal ghiaccio. L'ondata di gelo polare interessa soprattutto una ventina di Stati del Nordest degli Stati Uniti. Ma il fronte di aria fredda si estende anche più a sud, in Georgia, in Alabama, spingendosi fino al Texas. E' una perturbazione inusuale - spiegano i metereologi - con le correnti e i venti che dal Polo Nord la trasportano più lontano del solito. Così che in Alaska, paradossalmente, fa meno freddo, e le temperature non superano in maniera significativa le medie stagionali. Pressoché paralizzato il traffico aereo, andato quasi in tilt con oltre 6.000 voli cancellati in due giorni e ritardi di ore e ore. Grandi le difficoltà in tutti i principali aeroporti d'America, a partire dai tre scali newyorkesi Jfk, Newark e La Guardia. Ma enormi disagi anche per chi viaggia in treno. Tanta paura nella notte tra lunedì e martedì per un convoglio ad alta velocità dell'Amtrak, diretto a Chicago, rimasto intrappolato nella neve caduta abbondantemente negli ultimi giorni. A bordo circa 500 passeggeri sono rimasti bloccati per ore, con una temperatura che all'esterno picchiava sui 20 gradi sotto lo zero. Alla fine sono stati evacuati con degli autobus. Ed almeno altri due treni in Illinois e in Michigan sono rimasti in panne con ritardi fino a nove ore. In tutti gli Stati del Nord e in quello di New York è stato dichiarato lo stato di emergenza. L'appello incessante rivolto dalle autorità alla popolazione è di stare il più possibile in casa, soprattutto se si è anziani. Molte scuole ed uffici pubblici negli Stati più a nord, al confine col Canada, sono rimasti chiusi. Il presidente Barack Obama, parlando nella sua prima apparizione dell'anno in tv, ha invitato tutti a "stare al caldo". Del resto, anche nella capitale Washington il freddo punge oltremodo, facendo registrare -11 gradi centigradi. Il 'polar vortex' dovrebbe comunque cominciare a dissolversi nelle prossime ore, con le temperature in lieve aumento un po' ovunque. Intanto nelle città l'emergenza è legata anche ai tanti senza tetto, per i quali sono stati approntati rifugi e pasti caldi. Mentre nelle zone extraurbane si moltiplicano i casi di black out, lasciando centinaia di famiglie senza luce ma anche senza riscaldamento. L'ondata di maltempo non si placa neanche in nord Europa. Le situazioni più critiche in Gran Bretagna e in Francia. Piogge forti e mareggiate violente, con onde alte diversi metri, hanno spinto le autorità del Regno Unito a diramare centinaia di allerta per possibili inondazioni. In Galles sono stati evacuati 150 studenti e 100 residenti che vivono vicino alla costa.

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