Dodici milioni di euro di imponibile sottratti al fisco, oltre a 2 milioni di Iva evasa. E' la frode fiscale messa a segno da tre imprenditori pesaresi, parenti fra loro, che avevano costituito una società esterovestita a San Marino per non pagare le tasse in Italia. A scoprire il raggiro è stata la Guardia di finanza di Pesaro. Tre le società coinvolte. Una, con sede a Pesaro, svolge attività di call center per la vendita a domicilio di cosmetici naturali e macchinari elettromedicali prodotti o acquistati da una ditta italiana collegata, operativa in provincia di Pesaro. Ogni anno quest'ultima azienda si accollava tutti i costi di produzione e confezionamento della merce in vendita, la metà del totale, in modo da comprimere sensibilmente il proprio reddito. L'altra metà dei prodotti veniva ceduta alla società di San Marino, che per piazzarli si avvaleva del medesimo call center pesarese. Di fatto, secondo la finanza, due dei tre imprenditori erano anche amministratori della società sammarinese.
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