Gli ex Presidenti dell’Associazione Lavoratori Frontalieri – Tiziano Arlotti e Luigi Contato – esprimono incredulità e rammarico per i decreti di condanna emessi dal Giudice per le indagini preliminari di Rimini nei confronti di 52 lavoratori che presero parte allo sciopero del marzo 2002. Secondo Arlotti e Contato la manifestazione fu pacifica e si svolse senza incidenti, per questo motivo - ritengono i due – il provvedimento va impugnato. “Le poche risorse rimaste nelle casse dell’ALF – sottolineano in un comunicato – vanno totalmente destinate al sostegno di tale causa”. Gli ex Presidenti dell’ALF chiedono inoltre alla CSU e al Comitato Lavoratori Frontalieri, di convocare urgentemente un’assemblea per decidere iniziative contro la doppia imposizione.
Riproduzione riservata ©