In un nuova nota stampa tornano a far sentire la loro voce i genitori promotori della raccolta firme contro il decreto scuola.
Secondo i genitori il decreto, anzichè la categoria degli insegnanti, "penalizza la struttura della scuola nella sua quotidianità e i bambini che la frequentano".
Nello specifico, per il comitato promotore, nella Scuola dell'Infanzia con un insegnante in meno ci si troverebbe in un "costante stato di emergenza derivato dalla difficoltà nel coprire tutto l’orario di 10 ore giornaliero", con conseguenti criticità legate alla sicurezza e alla garanzia di alcuni servizi come il riposo pomeridiano per i bambini e le uscite didattiche.
Per quanto riguarda la Scuola Elementare la diminuzione di un insegnante ogni due classi con meno di 13 alunni comporterebbe l’alternanza non specificata, per buona parte dell’orario, di diversi insegnanti del plesso in un modello a classe aperta "già sperimentato nel recente passato con esiti negativi".
Interrogativi anche sull'affiancamento ai bambini nelle classi di sostegno nei momenti non coperti dall'insegnante specializzato, dato che i maestri saranno già occupati a coprire le classi “poco numerose”.
Dubbi anche sulla modalità di condivisione fra "Scuola dell'Infanzia" e "Scuola Elementare" sull'educazione fisica, che "riduce tutta la complessità del lavoro degli insegnanti a un mero computo di minuti di lezione".
Da qui un nuovo appello alla cittadinanza a firmare la raccolta firme negli esercizi commerciali fino al 23 luglio.
Il Comunicato stampa integrale
Secondo i genitori il decreto, anzichè la categoria degli insegnanti, "penalizza la struttura della scuola nella sua quotidianità e i bambini che la frequentano".
Nello specifico, per il comitato promotore, nella Scuola dell'Infanzia con un insegnante in meno ci si troverebbe in un "costante stato di emergenza derivato dalla difficoltà nel coprire tutto l’orario di 10 ore giornaliero", con conseguenti criticità legate alla sicurezza e alla garanzia di alcuni servizi come il riposo pomeridiano per i bambini e le uscite didattiche.
Per quanto riguarda la Scuola Elementare la diminuzione di un insegnante ogni due classi con meno di 13 alunni comporterebbe l’alternanza non specificata, per buona parte dell’orario, di diversi insegnanti del plesso in un modello a classe aperta "già sperimentato nel recente passato con esiti negativi".
Interrogativi anche sull'affiancamento ai bambini nelle classi di sostegno nei momenti non coperti dall'insegnante specializzato, dato che i maestri saranno già occupati a coprire le classi “poco numerose”.
Dubbi anche sulla modalità di condivisione fra "Scuola dell'Infanzia" e "Scuola Elementare" sull'educazione fisica, che "riduce tutta la complessità del lavoro degli insegnanti a un mero computo di minuti di lezione".
Da qui un nuovo appello alla cittadinanza a firmare la raccolta firme negli esercizi commerciali fino al 23 luglio.
Il Comunicato stampa integrale
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