La caccia ai funghi è cominciata in anticipo, sull’onda dell’entusiasmo di un’ estate piovosa, che se da una parte ha penalizzato le vacanze, dall’altra ha favorito la crescita di gustosi miceti. Una passione che contagia quattro italiani su dieci e che coinvolge un buon numero di cugini sammarinesi. Per la maggior parte dei ricercatori è un divertente passatempo che mette a contatto con la natura. Ma troppe persone ne sottovalutano i rischi. La sicurezza si muove su due binari: attenzione alla commestibilità e massima allerta quando ci si addentra nei boschi. Quest'anno la stagione dei funghi si è aperta con un numero record di incidenti: 18 i morti in dieci giorni per cadute in dirupi e scarpate. Inutili gli appelli alla prudenza di Soccorso Alpino e Corpo Forestale. Le disgrazie sono cominciate addirittura a luglio con tre cesenati che hanno perso la vita mentre cercavano funghi sull’Appennino tosco- romagnolo. Altra nota dolente: la leggerezza nel valutare la qualità dei miceti. 300 le varietà non commestibili e una ventina quelle velenose. Non sempre è facile riconoscerle. Eppure sono ancora pochi coloro che si recano nei centri specializzati per far controllare il contenuto della loro cesta. L’associazione micologica lo ripete ogni anno: mai fidarsi di esperti improvvisati, ma sottoporre i funghi al presidio micologico che dal primo settembre offre servizio gratuito.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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