Sull' ultimo atto del processo più corposo mai trattato nel tribunale di San Marino, ribattezzato "Conto Mazzini”, dal nome cui era intestato il conto su ci transitarono i soldi per le tangenti, acceso in Banca Commerciale Sammarinese, l'attenzione - nonostante la sentenza sia stata letta lo scorso 4 marzo- rimane alta sia dentro che fuori Palazzo. Come ormai noto è stata l'interpretazione del Collegio Garante del reato di riciclaggio ad incidere sul colpo di spugna su un processo che ha visto imputati buona parte dei big politici degli anni duemila. E ci si chiede cosa accadrà in futuro. Benché ridimensionate infatti rispetto alla sentenza di primo grado, le confische sono rimaste, perché i denari sono ritenuti di provenienza illecita. Ma alla luce della recente riforma del processo penale, che consente il terzo grado di giudizio in alcuni casi, tra i quali una confisca senza condanna, questa sentenza potrà essere impugnata? Quali sono gli orientamenti?
Nel video l'intervista a Maurizio Simoncini, difensore Gian Marco Marcucci e co-difensore Pier Marino Menicucci