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IA e giornalismo, l'esperto Alessandro Curioni: "Una rivoluzione per i professionisti del settore"

Nei giorni scorsi il centro per il giornalismo investigavo americano ha fatto causa a Microsoft e Open AI per violazione del copyright.

di Giacomo Barducci
29 giu 2024

Il Centro per il Giornalismo Investigativo (CIR), organizzazione no-profit statunitense, ha annunciato giovedì di aver intentato una causa contro Microsoft e OpenAI per presunta violazione del copyright. La presa di posizione segue azioni legali simili intraprese dal New York Times e da altri media nei mesi scorsi.

"L'intelligenza artificiale - analizza Alessandro Curioni, esperto in cyber sicurezza - presenta una quantità di opportunità, sviluppo e miglioramento straordinarie in mille campi di applicazione, anche nel settore del giornalismo dove se correttamente usata consentirà ai giornalisti di risparmiare tanto tempo, avere una più efficace verifica delle fonti e soprattutto molto più rapida. Ovviamente può un'intelligenza artificiale simulare scrittura giornalista? Si. Può creare fake news? Sicuramente si perché già la stanno utilizzando per fare queste cose".

"Diciamo che nel settore della comunicazione - aggiunge - sarà una rivoluzione impegnativa che obbligherà i professionisti di questo settore a cambiare l'approccio al lavoro. In senso generale dobbiamo continuare a farci domande, che è il tratto distintivo umano, nessuna macchina può farlo".

L'intervista ad Alessandro Curioni (Esperto cyber security)






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