C'è tutto il rammarico dell'ASI dopo il provvedimento che ha portato all'assegnazione dell’Identità Digitale italiana (lo SPID) ai cittadini sammarinesi per iscrivere i figli nelle scuole italiane. Una soluzione necessaria rispetto al disagio, ma “ancora una volta - dicono - adottata in un contesto emergenziale”.
“L'identità digitale – dice il Presidente Fabio Andreini - è la colonna portante della digitalizzazione di un Paese e siamo delusi che San Marino non abbia intrapreso questo percorso, nonostante sia citato nel programma di governo. Siamo circondati dall'Europa e rimanere fuori dai circuiti digitali europei significa portare un danno a cittadini ed aziende che non possono accedere a quei servizi. A San Marino – prosegue Andreini - si parla da anni di Identità Digitale, anche con l'impegno dei privati di istituire un eIDAS node su cui appoggiare l'ID sammarinese, interoperabile con gli altri europei e ovviamente anche con lo Spid italiano”.
Guardano all'Italia, dove l'identità digitale è rilasciata non dallo Stato, ma da Autorità di Certificazione private, in libera concorrenza, come modello da adottare anche a San Marino. Invocando sinergia tra pubblico e privato per rendere più efficiente la transizione digitale, sollecitando una accelerazione: “L'Agenda Digitale è stata disattesa e ci sono evidenti ritardi – conclude Andreini - visto che l'obiettivo temporale era il 2020; siamo oltre il limite”.
Nel video l'intervista a Fabio Andreini, presidente ASI