In attesa di una nuova normativa “a tutela della libertà di espressione e di critica”, la Consulta per l'Informazione valuta positivamente il confronto sviluppatosi in Consiglio, e si congratula con Sonia Tura per la sua nomina a Presidente dell'Autorità Garante: “L'idea di affidare ad una giornalista di comprovata esperienza il rilancio di un organismo centrale per la tutela di cittadini e operatori dell'informazione – scrive la Consulta - è senza dubbio un deciso passo avanti e costituisce un aiuto nel difficile cammino di riconoscimento presso gli organismi internazionali e verso gli standard europei”. “Spero di essere all'altezza delle aspettative” – si augura Sonia Tura, che assicura: “Difenderò la libertà di stampa fino alla fine, così come difenderò il diritto dei lettori ad essere rispettati”.
C'è un organismo tutto da costruire: “Il suo sito, per fare un esempio – fa notare il neo Presidente - è aggiornato al 2015. Di strada da fare ce n'è parecchia”. All'Autorità garante spetta un ruolo essenziale e non certo facile. Le regole per la categoria ci sono, ma vanno anche declinate alle esigenze della professione. “Questa Autorità diventa una sorta di “tribunale”, in senso benevolo, del settore” – spiega Sonia Tura. “Che non ci fosse neanche un giornalista all'interno dell'Autorità Garante la dice lunga non solo sul fatto che la categoria non fosse tutelata a sufficienza, ma anche sulla difficoltà per chi in quell'organismo c'è stato fino a ieri nel prendere certe decisioni, perché poi ti trovi scoperto su tutti i fronti. E in questo momento, seguendo le cronache, vedo che di botte il giornalismo ne sta prendendo parecchie”.