Il nome di Karnak rispunta in una nuova indagine della Guardia di Finanza di Rimini. Recuperati oltre 7 milioni di euro, considerati dalle Fiamme Gialle frutto di evasione fiscale. Secondo il nucleo di polizia tributaria, guidato dal colonnello Gianfranco Lucignano, si tratta infatti di ritenute non operate e non versate dalla EDK, impresa riminese legata appunto a Karnak, a fronte delle provvigioni corrisposte a due società sammarinesi, la Greka e la Unica Servizi Srl, anch’esse controllate dal Gruppo di Chiesanuova, per prestazioni di agenzia rese in Italia. “In pratica – riferiscono le Fiamme Gialle – giocando sull’equivoco che i redditi degli agenti di commercio italiani sono classificati tra i redditi d’impresa, la EDK non aveva applicato la ritenuta alla fonte del 30% prevista per legge sulle provvigioni corrisposte ad agenti di commercio sammarinesi che operano in Italia. Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle ammontano a 23 milioni di euro i redditi realizzati dalle due società sammarinesi e mai dichiarati in Italia. Laconico il commento dei vertici Karnak e Bi/Holding: “Valuteremo la situazione nelle sedi più opportune”. La Guardia di Finanza stima infine che in futuro i recuperi d’imposta potranno anche essere maggiori, poiché sarebbero diverse le aziende incorse in quella che viene ironicamente definita una “svista” e che non riguarda le sole prestazioni di agenzia, ma anche tutte quelle riconducibili alle prestazioni d’opera.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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