L’unica cosa certa, al momento, sono i circa 3500 metri quadrati di vegetazione andati in fumo. Nessuna prova invece sull’origine dolosa del rogo in Via Costa del Bello. Lo sostiene la Polizia Civile, che sull’accaduto ha comunque aperto un’indagine. “Si sta cercando di valutare la situazione – spiega l’ispettore Gattei - senza escludere alcuna pista: tuttavia le persone presenti sul posto, generalizzate e ascoltate come possibili testimoni, hanno fornito solo indicazioni, e nulla che faccia pensare ad un incendio causato magari dall’incauta, se non addirittura sconsiderata, condotta di qualcuno”. Ora si attende il rapporto dei Vigili del Fuoco di Rimini, che dovrebbe arrivare a giorni e sicuramente aiuterà a far luce sulla vicenda. Mentre alle Guardie Ecologiche spetta il compito di fornire un’esatta stima dei danni subiti dall’area boschiva che risulta essere di proprietà dell’Eccellentissima Camera.
Già stabilito invece che la fuga di gas, avvenuta sempre ieri a Cailungo, non è stata dovuta alla trascuratezza o alla negligenza di qualcuno. “Si è trattato piuttosto – fa sapere il direttore dell’Azienda dei Servizi, Valli – del malfunzionamento di una attrezzatura”.
Silvia Pelliccioni
In fiamme via Costa del Bello a Serravalle
Già stabilito invece che la fuga di gas, avvenuta sempre ieri a Cailungo, non è stata dovuta alla trascuratezza o alla negligenza di qualcuno. “Si è trattato piuttosto – fa sapere il direttore dell’Azienda dei Servizi, Valli – del malfunzionamento di una attrezzatura”.
Silvia Pelliccioni
In fiamme via Costa del Bello a Serravalle
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